A Radio Napoli Centrale è intervenuto Marco Bellinazzo, Il Sole 24 Ore.
“Nonostante una perdita importante di 140 milioni nella stagione 2020/21 che si somma ai 250 milioni di quella ancora precedente, Suning ha sposato la causa dell’Inter ulteriormente e farà un aumento di capitale a copertura di esse.
È un segnale importante rispetto a tutte le voci che ci sono sulla cessione del club. Tra l’altro, questi soldi derivano da un finanziamento preventivamente richiesto e che ha deciso di utilizzare per l’Inter. C’è una scadenza al 2024 rispetto la quale il fondo nordamericano Oaktree ha la possibilità, qualora non venga restituito il capitale, di entrare in possesso del club, così come accaduto qualche anno fa con il Milan.
Questo lascia capire quanto è problematico il calcio italiano.
COVISOC? Vigila a posteriori rispetto agli acquisti dei club. Sono controlli più formali che sostanziali, non sono come quelli della Premier. Per quanto riguarda il futuro dell’Inter, è evidente che sul mercato, vista la situazione in Cina, Zhang deve fare i conti con gli assestamenti di Suning in Cina. Il problema di Zhang è che, da un punto di vista politico, investimenti come il suo non sono più considerati essenziali, pertanto sta cercando un partner finanziario. Sta monitorando, attraverso vari advisor, il mercato. Il fatto che i cinesi lascino ad un americano un club importante a 250 milioni mi sembrerebbe strano, penso si percorrerà la strada della vendita, il problema è il prezzo. Critiche a De Laurentiis? Erano legate alla necessità di gestire meglio anche determinati passaggi come anche l’addio di giocatori. Si possono scegliere tante strade consensuali per salutare giocatori che sono stati parte integrante della storia della società.
Poi ho sottolineato che, ancora una volta, De Laurentiis si dimostra un maestro nel riuscire a coniugare gli aspetti contabili con la rifondazione di una squadra che può ottenere buoni risultati. Non ho mai avuto dubbi sulla capacità del Napoli e del settore tecnico di trovare giocatori. Mancanza di strutture? Credo che quella di De Laurentiis sia una scelta legittima, ma ha commesso un errore grave: creare un centro sportivo di qualità, a Napoli, che potesse fare da hub per il reclutamento di giovani talenti del mezzogiorno, avrebbe dato tantissimo da un punto di vista sociale ed economico. Molti dei giocatori di Serie A provengono dal mezzogiorno, ma a 12-13 anni devono emigrare in altre realtà per formarsi.
Il Napoli avrebbe potuto fare tante plusvalenze, oltre che avere tanti napoletani in squadra. Dal suo punto di vista la gestione è perfetta, come anche quella dello stadio. Ha fatto delle scelte e dal mio punto di vista ci sono aspetti positivi, ma anche negativi che hanno inciso sul fatturato e sulla crescita di ricavi”.