Claudio Marchisio, ex bandiera della Juventus, ha parlato a La Gazzetta dello Sport sul momento attuale ed il futuro dei bianconeri.
“Addio allo Scudetto dopo la sconfitta col Benevento? Per me sì, ma anche senza quello sarebbe stato molto difficile. L’Inter ha una sicurezza interna di spogliatoio, anche quando soffre non prende gol. La Juve spazia da partite che domina solo se riesce a sbloccarle ad altre in cui va in difficoltà: manca equilibrio nel saper soffrire e poi fare male.
La personalità a molti non manca, non c’è stata alchimia tra allenatore, nuovi compagni e vecchi. A parte Chiesa e McKennie gli altri hanno avuto alti e bassi. La testa conta tanto, a fine anno bisogna farsi tutti un esame di coscienza: solo chi ha voglia di vincere e lottare deve rimanere. Ora però ci vuole unità d’intenti, per il terzo posto e per togliersi qualche sfizio negli scontri diretti.
Pirlo? E’ giusto andare avanti con Andrea. La Juve era già in calo l’ultimo anno di Allegri. Era già in calo come prestazione e come qualità, ci sono giocatori forti che hanno esperienza ma bisogna ritrovare lo spirito Juve e l’amalgama.
La stagione sarà fallimentare se non si va in Champions, per una questione economica e perché la Juve deve puntare sempre in alto. Ma da tifoso dico: guardiamo anche cosa ha fatto la squadra per 9 anni. Puntare il dito mi sembra troppo. Vincere non è mai scontato, la normalità per gli altri è vivere una stagione come quella attuale della Juve.
Cristiano Ronaldo? Se ha ancora fame e voglia di vincere e se il suo atteggiamento è positivo per la squadra mi auguro che resti. Discorso che vale per tutti, in particolare per lo zoccolo duro: dopo tanti anni trovare forze e energie nuove non è semplice”.