30 giugno 1984, una data che Napoli e i tifosi azzurri non dimenticheranno mai: Mardona viene acqusitato dal Napoli.
Una storia d’amore nata 34 anni fa e mai finita. Il più grande giocatore del mondo decide di regalare gioie e vittorie al popolo napoletano.
Sono le 23 passate e in pochi minuti la notizia si diffonde, la città impazzisce come se avesse vinto lo Scudetto: caroselli, strade piene di bandiere.
Una notizia che ha tenuto col fiato sospeso tutti i tifosi perché all’epoca igli stranieri andavano acquistati entro la mezzanotte del 30 giugno e Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, chiude l’affare extremis.
Ormai la società pensava di su Hugo Sanchez, il Barcellona si mette in contatto con il dg Antonio Juliano. Ferlaino però non vuole arrendersi: deposita in Lega una busta vuota e prende il primo aereo per la Spagna e con la firma in tasca rienta a Milano e sostituisce la busta. La trattativa fu lunga e compelssa ma alla fine nella casse del Barcellona vanno tredici miliardi e mezzo di lire.
Diego Armando Maradona viene presentato alla città il 5 luglio in un San Paolo gremito, pieno: il Re di Napoli, il Dio del calcio fa ingresso nel suo tempio.
In sette anni col Napoli ha vinto due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa Uefa.
Una delle frasi di Maradona, alla sua presentazione, fu: “Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires”.
Tutto il resto è storia nota.