Fabio Mandarini, Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio Marte del momento di Manolo Gabbiadini e delle pressioni sulle spalle del giocatore del Napoli.
“E’ un momento particolare per Gabbiadini, è arrivata l’occasione che aspettavano lui e Sarri, per capire se è vero che può fare il centravanti. Manolo ha raccolto meno di quello che le sue potenzialità gli avrebbero permesso. Ha cominciato benissimo con Benitez, poi ha dovuto sempre dimostrare qualcosa, è stato un po’ sfortunato. Non è inferiore a Milik, anzi, tecnicamente è anche superiore, ma è partito sempre con qualche pregiudizio, dover sostituire Higuain l’anno scorso era impossibile, il broncio sarebbe venuto a chiunque a restare un anno in panchina con quel sinistro. Poi doveva essere ceduto ed invece è rimasto, hai iniziato un campionato e hai la concorrenza di un nuovo giocatore arrivato a suon di milioni, con l’etichetta del futuro Higuain. E’ normale che ci sia poco da sorridere, ma Gabbiadini ha un talento che merita solo fiducia. E’ l’unica speranza dell’attacco del Napoli.
Io penso che la vicinanza di De Laurentiis alla squadra debba essere costante e credo che lo sia già. Dal punto di vista simbolico è importante che un personaggio carismatico come De Laurentiis, il presidente, sia vicino alla squadra. Ma poi alla fine in campo ci vanno i giocatori e tocca agli uomini di maggiore esperienza trascinare la squadra, mi aspetto tanto da Callejon, Hamsik, Jorginho, Insigne, è impensabile che sia tutto sulle spalle di Gabbiadini. Insigne non ha ancora iniziato il suo campionato, di questo si parla poco”.