Fabio Mandarini, del Corriere dello Sport, ha parlato a Radio Marte dei biglietti in vendita per la partita contro il Real Madrid, di Pavoletti e del bilancio del 2016.
“Il numero di biglietti in vendita questa mattina non era poi così esteso, c’erano i tre settori Nisida, Posillipo e Family, ma solo quella scorta che non è sottoposta al diritto di prelazione degli abbonati. La maggior parte degli abbonati del San Paolo si concentrano proprio in questi settori, questo vuol dire che quando scadrà il diritto di prelazione, quei biglietti torneranno in vendita ed in circolo. Alcune scorte sono conservate all’UEFA, quindi tutto sommato, non è che ci fossero tantissimi biglietti in vendita da questa mattina. Sta di fatto che fin dai primissimi istanti c’è stato un assalto ai biglietti, ci sono state file già dalle sei di mattina, la partita è tanto attesa.
Pavoletti? E’ ovvio che non si possa sapere nulla per ora dei suoi tempi di recupero, non ci dimentichiamo che fino al 3 gennaio è un tesserato del Genoa. Per quanto ne sappiamo oltretutto, il Napoli aveva chiesto a Gabbiadini ed al suo entourage di non iniziare operazioni prima del 15 di gennaio, proprio perchè si attende di conoscere il recupero di Pavoletti e, soprattutto, di Milik. Il Wolsburg, con un’offerta complessiva di circa 18 milioni, è il club più vicino a Gabbiadini che avrebbe già dato il suo assenso.
Il gol più bello dell’anno? Dispiace, ma la rovesciata di Higuain contro il Frosinone, c’è tutto il quel gol, gesto tecnico, record, era una favola. Poi è andata come è andata, è una ferita aperta che fa male, ma il calcio è un lavoro, non è più una passione. La partita più bella direi quella a Lisbona contro il Benfica, ha dato la dimostrazione della forza del Napoli, oltre la qualificazione. Top? Mertens, ha dimostrato quando impegnato con continuità di essere una spanna sopra tutti gli altri. E’ uno scugnizzo, ha qualità e istinto. Il Flop, mi spiace dirlo, è Gabbiadini, mentalmente non è stato più sereno per continuare l’avventura con il Napoli, che non ha mai visto il vero Gabbiadini”.