Il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, ha rilasciato alcune dichiarazioni prima della sfida di domani con la Grecia valida per la qualificazione agli Europei.
“Prima c’è un avversario da affrontare, e non sarà semplice. Oltretutto la Grecia è molto diversa da quella che abbiamo sconfitto a giugno: ha cambiato modulo, allenatore, e ha giocatori più giovani. Noi però abbiamo la nostra impronta di squadra, facciamo il nostro gioco: per noi non cambia niente”. La nostra forza in questo ciclo: un’identità precisa. All’Olimpico contro la Grecia possiamo chiudere il conto e staccare il biglietto per la fase finale.”
“Quando ho preso la Nazionale non pensavo a cosa sarebbe successo quindici mesi dopo: dovevo trovare in fretta giocatori, i giovani da inserire, e conoscerli meglio. Le prima partite sono state dedicate a questo. Però non siamo mai stati in difficoltà neanche nelle due sconfitte con i futuri campioni del mondo (la Francia, ndr) e con i campioni d’Europa (il Portogallo, ndr). Inoltre in Nations il secondo tempo con la Polonia è stato già molto meglio del primo. In Portogallo avevamo cambiato tantissimi giocatori. Ma da allora siamo sempre migliorati. Merito dei ragazzi. Il traguardo? L’Europeo, vogliamo far bene e arrivare fino in fondo, ci manca da tanto tempo. Per il Mondiale vedremo”.
“Ho un solo dubbio: Bernardeschi o Barella. Mi spiace per Kean, c’è sempre lui di mezzo, sembra faccia sempre qualcosa, ma in questa circostanza mi sembra sia stato sfortunato. Però deve essere più attento”.
Su Vialli: “Non so se resterà con noi. Ma mi fa molto piacere che sia qui per tre giorni, è stato un mio compagno e può darci una mano”.