Il dirigente sportivo ed ex calciatore italiano Paolo Maldini ha parlato a La Gazzetta dello Sport.
“Mi piace essere una sorta di garanzia per il tifoso milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene. Io e Massara siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Per il percorso fatto e la vicenda Rangnick trovo poco rispettoso che l’amministratore delegato (Ivan Gazidis, ndr) ed Elliott non si siano neppure seduti a parlare, dico solo a parlare. Perché loro potrebbero dirci ‘Il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare’ o può essere che io dica ‘La vostra strategia non mi piace.
Da mesi ci siamo mossi sul mercato ma in questo momento non abbiamo disponibilità economica per questo salto di qualità anche perché siamo in fase di passaggio – ha aggiunto il responsabile dell’area tecnica rossonera – Il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions League.”