Il presidente del CONI Giovanni Malagò è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss per parlare della possibile ripresa dei campionati di calcio.
“Ripartire? I campionati di sport di squadra includono una quindicina di sport, dal calcio alla pallacanestro al football americano. Per legge dipendono dalle Federazioni, di cui poche hanno delegato delle Leghe ad organizzare i campionati.
Per quanto riguarda il calcio la Federazione sentita la Lega di Serie A, che deve avere una maggioranza per dare una decisione, ritiene che i campionati si debbano completare.
Non mi sono mai permesso di dire che questo sia giusto o sbagliato, spetta a loro. Al momento solo il calcio, è stato sottolineato nella sua specificità, ritiene che la stagione si debba completare, come e quando spetta a loro.
Nell’immaginario in Italia il calcio è quello della Serie A o il calcio in generale?
Se si parla del calcio in generale, quindi Serie B, Lega Pro e a scendere si parla di un numero spaventoso di gare.
La Federazione magari può dire che va avanti solo chi può prendere provvedimenti ed altri prenderanno valutazioni.
Nel Dpcm si dice che dal 4 maggio si potrà ricominciare, ed io sono contento che le squadre di calcio siano messe in condizione di riallenarsi. Ma c’è un problema: una cosa è allenasi ed un altro è fare una partita.
Dal luogo dove stanno devono andare in Italia o fuori dall’Italia per fare una competizione, con quello che questo implica. Sull’allenamento non ci sono dubbi, poi bisogna capire come si trasforma l’allenamento nell’organizzazione della partita.
Ho sentito De Laurentiis sabato e abbiamo parlato di tante cose della vita ma non abbiamo parlato di calcio. Ieri mi ha chiamato il mio papà che aveva ricevuto una telefonata da Aurelio, questo per fare capire quanto ci sia affetto anche tra i nuclei familiari che si intersecano”.