Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato interviste ai vai media sportivi e non italiani. Ecco quanto raccolto dalle varie fonti in merito ad arbitri, VAR, Sarri e molti altri argomenti.
Al centro di gran parte delle domande rivolte al patron azzurro il VAR e la sua applicazione e se questo strumento sia stato o meno applicato nel modo corretto. Riassunta bene la risposta dai colleghi de Il Mattino, che azzardano anche la domanda sulla possibilità che il campionato fosse stato falsato dalla direzione di gara di Orsato in Inter-Juventus:
“Campionato falsato? Io non credo. Sabato sono successe tante cose da imputare anche alle scelte dell’allenatore dell’Inter non condivisibili. Negli ultimi cinque minuti ha fatto due cambi, ha fatto uscire Icardi, i giocatori sono entrati a freddo e chi è entrato non ha mai la stessa tensione di chi esce.
Il Var non è stato ben utilizzato o non è stato mai utilizzato, ma ci sono anche partite precedenti che avrebbero potuto consegnarci non punti in più ma maggiore distacco rispetto agli altri. Ma non mi va che il Var venga messo sotto accusa perché sono e resto un suo sostenitore. Credo alla necessità che nella cabina di regia, dove devono essere prese le decisioni, non debbano esserci arbitri ma altre figure, dei tecnici. Non voglio che certe decisioni debbano essere demandate all’arbitro perché se c’è una cabina vuol dire che c’è un giudice ineluttabile. E in questa cabina non devono andare altri arbitri, ma tecnici”.
Restando in tema arbitri, ecco il vero e proprio attacco sferrato dal presidente sulla malafede della classe arbitrale e la sudditanza psicologica su Repubblica e La Gazzetta dello Sport:
“Malafede? E’ sempre più evidente che qualcosa non va. Lo dicono i risultati, non io: nel calcio non esiste ricambio e alla fine vincono sempre gli stessi, in Europa e in Italia. So stare al gioco e sono sportivo, però credo allo stesso tempo che sia arrivata l’ora di ridare le carte e cambiare e cambiare le regole. La posta in palio è la credibilità del nostro movimento, oppure i giovani preferiranno i videogames.
Sudditanza Juve? Certo che sì. La Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia, con Calciopoli sarebbero dovuti andare giù pesanti, invece non è successo niente. Volete che si mettano contro gli Agnelli, contro la Fiat, contro il potere? Prima di farlo ci pensano su 20 mila volte. Ma il problema degli arbitraggi sbagliati riguarda tutta l’Europa”.
Arbitraggi sbagliati in tutta Europa, quindi, e non solo. Come infatti è accaduto anche nelle semifinali di Champions League ed Europa League, dove a gran voce è stato invocato il VAR. Ecco quanto detto in merito ai microfoni di Tv Luna:
“Quello che è successo in Europa dispiace però dietro al calcio ci sono interessi economici. Sarebbe stata più importante una gara tra Bayer Monaco e la Roma o tra il Real Madrid e il Liverpool? Una gara tra Spagna e Inghilterra è più vista, anche a livello fatturato sono più forti. Questo porta nelle casse della Champons più denaro. Se ci fosse stata la Var la Roma sarebbe andata ai supplementari. La Roma ha fato una bellissima gara veramanete 11 gladiatori. Il Bayern Monaco di fronte a quel manone se n’è dovuto andare a casa. Mettiamo i tecnici e non gli arbitri dietro al Var”.
Var e arbitraggi a parte, comunque, De Laurentiis non risparmia nemmeno colpe esterne sul sogno scudetto che ormai va sempre più svanendo. Infatti ancora a La Gazzetta dello Sport parla di come abbiano influito sul risultato finale anche altri fattori, come la preparazione atletica e le scelte di Sarri:
“A inizio stagione abbiamo dovuto anticipare il ritiro, perché avevamo il playoff di Champions League. Quindi, l’avvio anticipato ha fatto sì che il carburante si esaurisse ad aprile. Avremmo potuto evitare questo calo se fossero stati utilizzati tutti i giocatori della rosa. Se non si fosse fatto male Ghoulam non avremmo mai scoperto che Mario Rui è un buon giocatore.
Io non avrei mollato le coppe europee. Contro il Lipsia abbiamo perso l’andata perché alla vigilia lui aveva lasciato intendere che dell’Europa gli importava poco o niente. Dichiarazioni che potrebbero aver smontato i giocatori. In questi ultimi anni col lavoro che abbiamo fatto siamo arrivati a decine di milioni di tifosi nel mondo e 120 milioni di simpatizzanti, un fenomeno in crescita da due stagioni. Non posso rimproverarmi nulla, non ho paura di andare avanti. Tolti i tre anni per arrivare in A, sono 11 anni che il Napoli è in Europa, nemmeno la Juve ha fatto tanto. Continueremo a crescere”.
Dal Corriere della Sera invece apprendiamo della situazione riguardo proprio Maurizio Sarri ed i nomi individuati dal presidente nel caso dell’addio del tecnico toscano tre cui spicca un ex Juventus:
“Con Sarri ho già parlato del contratto, mi ha chiesto di aspettare. Se decidesse di restare sarei contento, altrimenti ne prendo atto e faccio valere i miei diritti. Ci stiamo guardando intorno già dal mese di ottobre, in Italia ma anche in Europa. Non ci faremo trovare impreparati. Giampaolo è un profilo interessante, così come lo è Simone Inzaghi. Di soluzioni ce ne sono tante, bisognerà soltanto fare la scelta giusta. Andremo avanti, con o senza Sarri. Conte? È un amico, forse un po’ arrabbiato perché l’anno scorso non gli diedi Koulibaly, ma gli sarà passata. È un colonnello che saprebbe far rispettare le regole, mi piacerebbe”.
Infine, dal Corriere dello Sport, le parole di De Laurentiis sull’addio di Reina e sull’idea mai troppo celata di voler acquistare una squadra in un campionato diverso da quello italiano:
“Reina mi ritiene responsabile del suo addio? Ah bene. Acquistare una squadra straniera? Ci sto pensando da tempo e lo faccio adesso: ho un’idea in Portogallo e una in Belgio. Magari concludo con tutte e due”.