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Maksimović ed un maxi-prezzo ingiustificato

Il calciatore serbo, arrivato in prestito con obbligo di riscatto, costerà al Napoli fra i 25 e i 30 milioni di euro.

Tanto tuonò che piovve, e così dopo un corteggiamento durato tre sessioni di mercato Nikola Maksimović è arrivato ufficialmente al Napoli. Il difensore serbo era nell’orbita azzurra dall’estate del 2015, ma il suo arrivo non si era mai concretizzato.

Alla fine, al fotofinish di questo ultimo calciomercato e dopo un tira e molla lunghissimo, il centrale difensivo è finalmente arrivato al Napoli ma ad un costo spropositato che si aggira fra i 25 e i 30 milioni di euro. Una cifra spaventosa e non certo giustificata dal rendimento del calciatore in maglia granata nelle ultime stagioni. Vediamo nello specifico.

Nikola Maksimović arriva in Italia nell’estate del 2013, il Torino lo acquista dall’Apollon Limassol, squadra che non lo vede mai giocare e con la quale il calciatore inizia un lungo contenzioso. La prima annata in granata è agrodolce con un girone d’andata praticamente visto fra panchina e tribuna, anche per affaticamenti muscolari, al quale si contrappone un discreto girone di ritorno: saranno 20 le partite giocate da titolare, la sua  media-voto si attesta al di sotto della sufficienza (5.71) e la mediocrità del giudizio mette d’accordo i tre quotidiani sportivi italiani.

La stagione 2014/2015, con il Torino protagonista anche in Europa, è quella che lo mette maggiormente in luce: 27 gare da titolare in Serie A più altre 9 nelle coppe. La costante del calciatore però è l’affaticamento muscolare, che lo costringe a fermarsi ogni tanto, mentre in campo l’incostanza delle prestazioni è sempre presente: anche quest’anno la media-voto è al di sotto della sufficienza e raggiunge 5.85.

La scorsa annata è paradossalmente la peggior stagione del calciatore. Soltanto 16 le gare da titolare, condizionate da un brutto infortunio (frattura scomposta del metatarso) che lo mette ko per 4 mesi. Lo scarso numero di presenze però è segnato non solo dallo stop in infermeria, ma anche da scelta tecnica. Dopo il rientro in campo, infatti, i gravi svarioni difensivi del serbo in alcune gare (fra cui il derby con la Juve) lo relegano a riserva nelle preferenze di Ventura. La media-voto è ancora un volta sotto la sufficienza: 5.81.

Ricapitolando, il calciatore nel suo triennio granata ha disputato soltanto 66 gare su 114, poco più della metà, ottenendo una media voto che si attesta ben sotto la sufficienza secondo i tre quotidiani sportivi italiani (anche il torinese TuttoSport). Inoltre un grave infortunio lo scorso anno, che lo ha tenuto fuori oltre 4 mesi, e costanti affaticamenti muscolari sono un qualcosa che va di certo annotato nell’analisi della carriera del calciatore.

A tutto questo va aggiunta una scarsa esperienza internazionale che si attesta a 11 gare in Europa League ed 11 gare con la maglia della Serbia, senza voler sottolineare poi le “doti” caratteriali non certo semplici che ne hanno segnato il suo percorso (non ultimo l’addio burrascoso ai granata). Dati davvero scarni per giustificare l’esoso prezzo di un calciatore prossimo ai 25 anni.

Ribadisco il mio pensiero, augurandomi che il calciatore possa invertire la rotta a Napoli e diventare finanche il più forte difensore del mondo: certe cifre per il suo cartellino sono letteralmente spropositate. Cairo ha messo a segno davvero il colpo dell’anno.

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