Il portale Fanpage riporta la mail che Chiellini, capitano della Juventus, ha mandato ai compagni in merito all’accordo con la società sugli stipendi.
Lo stesso Chiellini, tra l’altro, ieri è andato alla Procura di Torino per essere ascoltato in merito all’Inchiesta Prisma; inchiesta partita con le plusvalenze gonfie e che ora ha un nuovo filone, ma sempre indirizzato ad aggiustare i bilanci. Questa volta si parla del differimento del pagamento di tre mensilità su quattro agli anni successivi, senza che ce ne sia traccia nei bilanci.
La mail di Chiellini
Fanpage riporta la mail che Chiellini ha scritto ai compagni, dove si legge che:
“Ho parlato con Paratici e con il presidente a proposito dell’emergenza attuale, che ha creato ovviamente grandi problemi finanziari, soprattutto di liquidità. E il club vorrebbe trovare un accordo per una nostra partecipazione al momento di difficoltà. Credo che anche noi dobbiamo fare un passo, come stanno facendo altri club in Europa e trovare un accordo che ci permetterebbe di evitare i rischi, oltre che di dare un’immagine di squadra fatta di uomini di valore.
A livello legislativo attualmente nessuno ci obbliga e non esiste il diritto che non veniamo pagati, ma i presidenti sono certi che verrà fatta una legge che li permetterà di non pagarci, se non giochiamo. Se non troviamo un accordo entro la fine del mese, inevitabilmente ci dovremo adeguare a quello che sarò deciso a livello nazionale.”
Alla fine, arrivò l’accordo tra società e giocatori. Il capitano della Juventus sottopose tre ipotesi alla squadra, ma tutte avevano come punto chiave i “pagamenti nelle prossime stagioni“. L’ipotesi scelta fu quella che prevedeva, stando a quanto riporta Fanpage, “Marzo 100% nelle prossime stagioni, aprile 0%, maggio 100% nelle prossime stagioni. Giugno: se annullano il campionato 0%, se riusciamo a terminare il campionato 100% nelle prossime stagioni.”
La contestazione della Procura
A fronte della rinuncia della mensilità di aprile, quindi, la società si impegnò a pagare le altre tre nelle stagioni successive. Quello che contesta la Procura di Torino è che l’accordo non sia stato regolarmente comunicato dal club.
Questo ha fatto emergere “l’esistenza di plurime scritture private variamente denominate inserite nell’ambito delle due manovre stipendi per gli esercizi 2019/2020 2020/21 e non depositate presso gli organi competenti.”