Concentrazione, concentrazione, concentrazione.
L’ha ripetuto fino allo sfinimento Spalletti in questi giorni ai suoi ragazzi.
Il rischio di mollare un po’, causa incertezza sulla partita, c’era e il mister ha ripetuto a tutti come un mantra
“Domenica si gioca e sarà un derby vero!”.
Il messaggio è stato recepito, non si può correre il rischio di arrivare molli e distratti ad una partita di Serie A, le esperienze recenti lo insegnano.
Lo staff tecnico, si aspetta una partita nervosa e sporca nella quale sarà importantissimo non perdere la testa.
Se le cose non dovessero mettersi subito bene, c’è il rischio di complicarsela ulteriormente.
L’idea di cambiare in corsa protagonisti e modulo, una possibilità che verrà utilizzata in caso di necessità.
Il resto sul campo alle 15.00, orario insolito per il Napoli e il Maradona che sarà alquanto triste e deprimente con( scarsi) 5.000 spettatori sparsi per l’enorme impianto.
Sarebbe stato molto più logico eliminare la differenza di settore e fare un biglietto unico per tenerli un po’ più vicini.
Peccato, poteva essere un bel pomeriggio di calcio ma, la coltre di depressione e angoscia, che questo paese si è tirata addosso è diventata la coperta di snoopy dei burocrati dal cuore pavido.
Speriamo che dopo la sosta prevalga il buon senso o, anche per il calcio italiano, sarà un suicidio assistito.