“Vallo a rivedere” urlato come un gol, ancora una volta al Napoli viene negato un rigore senza la consultazione del Var.
“Ma vallo a rivedere!”
Un coro unanime, come non accade più ormai nemmeno quando si segna un gol, deve essere risuonato ieri sera nelle case di tutti i tifosi del Napoli. Ed è normale, perché se sei all’ultimo minuto di recupero di una partita ed il risultato è in bilico e c’è un episodio dubbio in area di rigore, andare a rivederlo è il modo migliore per togliersi ogni dubbio, per evitare che un errore di valutazione vada ad incidere sul risultato di una gara, sui punti in classifica da cui dipende il destino di una società e dei suoi dipendenti.
Ieri sera Scamacca, in pieno recupero, ha steso in area di rigore Mario Rui nell’ultimo assalto di un Napoli a caccia del pareggio. Lo spinge, è chiaro: Mario Rui lo anticipa, lui si disinteressa del pallone, si butta alla sua sinistra travolgendo sulla schiena l’azzurro che, giustamente, vola al tappeto. Tutti saltano dal divano, perché un rigore al 94′, dopo aver attaccato tutta la partita, aver preso un palo e una traversa ed essere sbattuti contro il Perin migliore della stagione (otto parate, almeno tre decisive) è il giusto premio di consolazione dopo esserti fatto due gol da solo. Un sospiro di sollievo insomma.
Un sospiro che ti si spezza in gola. Perché i secondi passano ma l’arbitro non fischia. Mario Rui si alza, ma non per esultare, guarda l’arbitro e non capisce perché il gioco stia continuando, perché questi gli si avvicina e addirittura lo ammonisce. E niente. Niente rigore. E alla fine il risultato recita Genoa-Napoli 2-1.
Eh?
No, sul serio…eh???
Ma che senso ha? Che senso ha non andare a rivedere un episodio del genere, arrivato allo scadere di una gara combattuta con il coltello tra i denti? A che serve il VAR, la tecnologia, tutta sta manfrina se poi non la si usa quando la si deve usare? E perché un contatto chiaro come il sole in pieno recupero in area di rigore che l’arbitro non vede (o non vuole vedere) non dovrebbe essere materiale da VAR? Vallo a rivedere, ce l’hai il Var, che ti costa??? Perché no? Urge una spiegazione! Perché il Napoli, è vero, si fatto due gol da solo. Perché il Napoli, è vero, ormai è vittima dei propri errori e delle proprie debolezze. Sfortunato, sprecone, quello che volete, è vero. Ma il senso di déjà-vu non riguarda solo i tanti tiri fatti con la palla che non entra in porta. Quella sensazione di “già visto” non è solo per gli errori clamorosi in difesa che costano caro. C’è un prurito che ormai i tifosi del Napoli conoscono troppo bene e che da troppo tempo affligge l’epidermide ed inquina la classifica e che è fatto di situazioni del genere e per cui non si può essere sempre in malafede.
Perché il Napoli, con 3 rigori a favore, è tra le ultime 5 squadre del campionato in questa particolare classifica e per la quantità di occasioni che crea, è un dato allarmante. E, soprattutto, non può avere senso quello che è accaduto ieri sera. Ma proprio da un punto di vista logico e del quieto vivere. C’era la possibilità di zittire tutto e tutti, di fare una cosa talmente semplice da essere disarmante: andare a rivedere l’episodio. Poi tiri dritto, perché magari l’occhio vede ciò che il cuore vuole fargli vedere e il tifoso del Napoli ha preso un abbaglio colossale. O perché sei uno di quelli che vuole dimostrare che ha ragione anche davanti all’evidenza dei fatti. Come ti pare, ma vallo a rivedere. Per far zittire tutte le proteste, per darci la soddisfazione di una decisione presa con criterio una volta tanto. Perché non si parli di Rovella e Portanova, delle plusvalenze gonfiate che tappano i fischietti proprio nei momenti decisivi come il fallo non fischiato su Di Lorenzo in occasione del 2-0 o della mancata espulsione di Badelj. O di un calcio di rigore solare non dato al 94′.
Perché il risultato del campo sia inoppugnabile, giusto e veritiero.
E perché, francamente, tutta sta storia c’ha proprio stancato.
Vallo a rivedere.