Calciatori del Napoli

Lukaku:”Vincere una volta è bello ma la seconda, la terza e le altre lo sono ancora di più! Io e Conte la pensiamo allo stesso modo”.

Lukaku:”Vincere una volta è bello ma la seconda, la terza e le altre lo sono ancora di più! Io e Conte la pensiamo allo stesso modo”.

Romelu Lukaku ha rilasciato un’intervista a CRC Radio partner del Napoli:

“Dopo un paio di giorni a Napoli già sai di rappresentare un popolo.

Ho subito capito che Napoli è tutto per la gente.

Da anni Dries mi parlava di tutto questo. Ero già preparato, ma quando sono arrivato ho sentito davvero l’amore e la passione della gente.
Per noi giocatori questa è una carica incredibile.

Per un giocatore è una sensazione unica. Io sono concentrato sul campo ma è bello sentire il calore e l’affetto della gente”.

Il mio discorso in nazionale? 

Non avevo visto quella camera lì presente, dovevo mandarla via (ride, ndr). Comunque dobbiamo pensare partita per partite e poi vediamo dove arrivare. Per noi ogni gara è una finale e la prepariamo così anche in allenamento”. 

OGNI GARA UNA FINALE – “Credo nello Scudetto? Non avevo visto la telecamera, doveva mandarla via (ride ndr.). Dobbiamo pensare partita per partite e poi vediamo dove arrivare. Per noi ogni gara è una finale e la prepariamo così anche in allenamento”. 

GOAL 400 COL MILAN? –400 goal contro il Milan? Una cosa incredibile, ma è più importante il risultato domenica. Il Milan è forte, ha tante qualità, ma noi abbiamo fiducia in noi stessi, ci stiamo preparando al meglio”.

IL GOAL DELL’ANDATA – “Il goal al Milan dell’andata è uno dei più belli in stagione. Attacco bene la profondità su un gran passaggio di Anguissa”.

CONTE – “Quando Conte mi ha chiamato in estate?

La telefonata è arrivata molto prima di agosto, mi ha chiamato e mi è bastato pochissimo per accettare. Io so di cosa ha bisogno il mister e lui sa di cosa ho bisogno io. Abbiamo un rapporto speciale ma non sono un privilegiato, anzi si aspetta molto da me. A me piace questa responsabilità”.

ATALANTA E INTER – “L’Inter è come pensa tutti la favorita per questo campionato. Hanno una grande rosa e di grande qualità, dobbiamo essere onesti. L’Atalanta sta facendo il passo per provare a vincere il campionato perché quando hanno vinto l’anno scorso l’Europa League hanno iniziato a pensare che si sia aperto un ciclo”.

SOGNO SCUDETTO A NAPOLI – “Se tutto va bene non si può parlare di rivincita.

Non so cos’è successo l’anno scorso, non c’ero e non voglio saperlo, non è un problema mio.

Per noi è tutto un bonus, siccome ci sei devi lavorare ancora di più.

Per noi è un sogno alla fine, dobbiamo spingere ogni giorno e mentalmente essere pronto.

VINCERE ANCORA –

“Quando arrivi in una situazione dove c’è l’inizio di un ciclo anche tu pensi da solo di poter dare di più.

Vincere una volta è un bene, vincere la seconda volta è meglio e la terza ancora di più.

È una conversazione che ho avuto con Conte, di quando lui era calciatore. Ogni vittoria successiva ti fa godere ancora di più.

Appagati? Mai, non è vero e non esiste”.

COME MERTENS? – “Sì ogni giorno mi sento un po’ più napoletano. Ho sentito Dries ieri, e lui mi ha detto che quando smetterà tornerà a Napoli. Grazie a lui ho trovato qui delle belle persone”

FUTURO IN PANCHINA? – “Se farei l’allenatore? Una parte della mia testa dice di sì, una parte no. Alla fine della stagione farò un corso di allenatore per avere licenza A e B, così quando smetterò potrò fare la Licenza Pro, ma quella settimana mi farà capire”.

IL PRIMO GOL AL MARADONA –“Cos’ho provato? Wooooow. Quando sono entrato in campo nel riscaldamento ho pensato di non aver mai provato un clima così caldo come a Napoli. Poi in campo è andata un po’ così, ma sapevo che il gol sarebbe arrivato e poi volevo farne ancora di più”.

COMUNICAZIONE – “Fra attaccanti penso sia fondamentale la comunicazione. Io e Jack adesso, io il Cholito e Jack in generale dobbiamo parlarci tanto. La cosa bella è che ci capiamo e parliamo sempre e questo rende più facile il lavoro dell’allenatore. Dopo quando siamo fuori dal campo abbiamo un gruppo speciale, ogni martedì abbiamo un gruppo di 10 che fa tornei di Call of Duty insieme”

I FIGLI – “Gioco con lui, ho imparato a giocare a Fortnite. Ora per lui ci sono Fortnite e Fifa. Lui ha 6 anni ed è già al secondo anno nel settore giovanile nell’Andrelecht, non gli piace giocare difensore centrale, vuole solo giocare davanti. Si vede qualche somiglianza con me, ma è molto più tecnico di come ero io. All’Anderlecht si punta tantissimo su queste cose”.

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