Al Forum tenutosi quest’oggi al Grand Hotel Vesuvio di Napoli su “Calcio & Welfare” è intervenuta anche Ludovica Mantovani, Presidente Divisione Calcio Femminile FIGC.
Tra i protagonisti del panel “Il Calcio e i Valori” nel corso del forum “Calcio & Welfare” promosso dal Comitato Campano Figc-Lnd e Ussi Campania, anche Ludovica Mantovani, Presidente Divisione Calcio Femminile della FIGC.
Dal 1° luglio 2022 il campionato italiano di Serie A femminile può annoverare atlete professioniste
La Federazione ha fatto questa scelta: un percorso voluto e avallato da tutto il consiglio federale; dunque, negli ultimi due anni abbiamo lavorato a questo passaggio con le società affinché fossero pronte: pari diritti, pari tutele per una atleta che si dedica giornalmente al proprio lavoro, era giusto dare un segnale importante al nostro paese.
Essere una calciatrice in Italia: è stato fatto un bel percorso. Ci sono delle difficoltà?
Innanzitutto bisogna capire qual è la missione della Federazione. La nostra è proprio quella di rendere il nostro calcio accessibile su tutto il territorio, per far sì che ogni bambina e ragazza possa scegliere il calcio come sport. Questo è il punto di partenza. Il calcio femminile, che esiste da tanto tempo, si è fatto apprezzare dal grande pubblico attraverso i Mondiali del 2019, le nostre calciatrici divenute note ai più, in qualità di modelli, rappresentano per le bambine degli esempi da seguire. Da lì non bisogna dimenticarsi che abbiamo una grande responsabilità. I valori che rappresentano le nostre calciatrici -determinazione, passione ed eleganza – devono essere preservati e trasmessi. Le ragazze devono capire che lo studio è un valore aggiunto: abbiamo tantissime calciatrici che si sono distinte per il loro percorso di studi, ed è proprio questo percorso che le rende uniche fuori dal campo. Sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio culturale.
Quali sono i principali progetti per il 2023?
In questo momento abbiamo un nuovo format in Serie A che prevede più partite e una maggior competitività. Per quanto riguarda il ‘calcio di base’, il nostro obiettivo è di raddoppiare entro il 2025 il numero di giovani tesserate grazie ad un lavoro capillare sul territorio grazie al lavoro del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC.