Qualificazione agli Europei 2024: il CT azzurro risponde alle domande dei giornalisti prima del match della Nazionale Italiana a S. Siro con l’Ucraina
Dopo il pareggio contro la Macedonia del Nord all’Italia serve, domani sera, una vittoria.
Luciano Spalletti ha ringraziato il Milan per l’ospitalità e l’accoglienza: “Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un 11 contro 11 e voglio ringraziare Terzi, mister dell’Under 18 rossonera, per questo”.
Sulle scelte dei giocatori
“Farò calciatori contenti e scontenti ma saranno sempre scelte fatte per il bene della Nazionale. Lo dice la mia storia. A maggior ragione ora che sono il CT sarò ferocissimo in queste scelte per il bene della Nazionale”.
Sulla forza della squadra
“La troppa attesa in vista del risultato? Penso di avere una squadra fortissima. Dobbiamo essere una Nazionale compatta e con dei valori: l’Italia ha vinto quando era una squadra di amici, unita e compatta, con il piacere di frequentarsi, un gruppo di calciatori corretto. Questo è anche il nostro progetto, mio e della Federazione: avere una rosa non larghissima, chiamare giocatori anche giovani come faceva Mancini”.
Il pensiero sull’Ucraina
” Sono più organizzati della Macedonia e hanno ben chiaro quello che deve essere l’atteggiamento sul possesso palla. Noi facciamo un gioco verticale sapendo interpretare quello spazio e dobbiamo essere bravi a fare questo: loro vorranno fare la partita sulle ripartenze cattive, basta guardare il gol che hanno fatto all’Inghilterra. Bisogna fare una buona fase di possesso per ritagliarci lo spazio in questi spazi per andarci a giocare dentro”.
Sui tifosi a San Siro
“A San Siro non ho niente da chiedere, siamo noi che dobbiamo meritare il loro comportamento, che è quello che hanno sempre tenuto. C’è sempre stato calore per la Nazionale e noi dobbiamo guadagnarcelo, grazie in anticipo per questo”.
Su Verratti
“Se Verratti ha rifiutato la Nazionale? L’ho chiamato e non mi sembra che abbia detto così. Mi ha detto che gli faceva piacere aver ricevuto la chiamata e che avrebbe voluto dare una mano anche da lontano. Idem Bonucci. Ho parlato anche con qualche allenatore, alcuni non mi hanno risposto forse non conoscono il mio numero (ride, ndr) si cerca di fare una gestione più coinvolgente possibile. C’è un progetto da portare avanti e la prima cosa è qualificarsi. Ora abbiamo una pressione ancora più forte da portarci sulle spalle. Dobbiamo essere sempre professionisti con personalità e carattere. Dobbiamo essere all’altezza della nostra storia. Campioni e forti come lo stato Buffon”.
Sul campo precario in Macedonia
“Dobbiamo fare un buon calcio, che là in Macedonia non abbiamo fatto. Siamo dispiaciuti, i ragazzi per primi. Quando sono entrato nello spogliatoio era evidente che c’era dispiacere per il risultato. Ma in Macedonia il campo è stato molto penalizzante. C’era difficoltà a stare in piedi in alcuni momenti. A testimonianza di questo ci sono le parole di Elmas che ha detto parole dure, da professionista vero”.
La formazione
“Cambi? Ho una difficoltà oggettiva. Un paio di giocatori non ci saranno perché li abbiamo mandati a casa”.
Sugli attacchi a Donnarumma
“Donnarumma sarà titolare. Per quello che sta venendo fuori, è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutti quei minimi errori. A lui non viene perdonata una cosa, quella di essere un ragazzo prodigio che ha bruciato le tappe”.