Luca Toni lascerà il calcio giocato. Il bomber dell’Hellas Verona, della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, ex Bayern Monaco, Fiorentina, Roma e Juventus ha annunciato il suo ritiro:
“Dopo un po’ di riflessioni e tanti anni di calcio ho pensato che domenica sarà la mia ultima partita da giocatore professionista. Sono un po’ emozionato, è stata una decisione difficile e sofferta ma sono arrivato alla fine con il calcio giocato. È qualche settimana che ci penso, non sono state settimane facili. Al Bentegodi, contro la Juve, sarà la mia ultima partita. Con Delneri non ho mai avuto un bel rapporto, si sa, però non è questo il posto per parlare delle sue scelte. Questa stagione è stata una sconfitta per entrambi”.
Questi i numeri che la Gazzetta dello Sport. Dopo aver conquistato la Germania torna a casa con la maglia della Roma e sfiora lo Scudetto con l’amico Totti, che di questi tempi ha più o meno gli stessi problemi. Poi tante nuove esperienze e la voglia di fare ancora e sempre gol: Genoa, Juventus e Al Nasr, in successione talmente rapida da far sembrare il tutto una storia già finita. Invece basta ancora una volta tornare a… casa, che per lui vuol dire Firenze e poi Verona, nell’estate 2013. A poco più di 100 chilometri da dove è nato arriva una seconda giovinezza, quasi “miracolosa”. Lo stupore negli occhi di guarda e quella sua mano sempre portata all’orecchio come a ripetere: “Cosa avete da dire, adesso?”. E poi ancora nuovi record, 20 gol il primo anno, 22 il secondo: miglior bomber del Verona in Serie A (sia in senso assoluto che come singola stagione) e primo giocatore dell’Hellas a vincere la classifica marcatori. L’ultima impresa non gli è riuscita e il dolore più grande è lasciare questa squadra in Serie B. Ma i numeri parlano chiaro. Anzi il Numero… 1.