L’impatto di Covid e Long Covid sulle patologie cardiovascolari. A Napoli, il prossimo 20 ottobre, ne parlano in conferenza stampa vari ospiti illustri.
L’obiettivo è quello di contribuire ad accendere uno spiraglio di luce sull’evoluzione della pandemia nel prossimo futuro. Non solo, c’è anche il tema sempre più attuale delle conseguenze che la malattia da Sars-cov-2 lascia negli organismi che ha contagiato.
Sono gli argomenti che si propone di affrontare la conferenza stampa in programma il prossimo 20 ottobre 2022 alle ore 11:30 presso l’auditorium della Farmaceutici Damor in via Emilio Scaglione, 27 a Napoli.
All’incontro con i giornalisti partecipano lo scrittore Maurizio De Giovanni, il professore di infettivologia dell’Università di Milano Massimo Galli, il presidente della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) e direttore della Cardiologia dell’Università la Sapienza di Roma Massimo Volpe, il responsabile delle politiche del farmaco della Regione Campania Ugo Trama e l’assessore del Comune di Napoli alla salute Enzo Santagada.
“Le cause delle manifestazioni del long-covid non sono ancora completamente definite – afferma il professor Massimo Galli – tuttavia, un’ipotesi accreditata per le manifestazioni cardiovascolari suggerisce che esse siano correlate al persistere di una condizione di disfunzione endoteliale (tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, dei vasi linfatici e del cuore, ndr.). Inoltre, il long covid è un complesso ambito di condizioni diverse per le quali non può essere esclusa una patogenesi multifattoriale”.
Sulla base di queste considerazioni, il noto scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, autore di numerosissimi romanzi di successo, la cui diffusione ha da lungo tempo superato i confini nazionali diventando un riferimento autorevole della letteratura moderna, racconterà la propria esperienza personale. Lui che nei mesi scorsi ha prima contratto il virus e poco tempo dopo è stato colpito da infarto.
Il percorso per l’individuazione di trattamenti specifici per il long covid è ancora lungo. Una prima, significativa risposta è già arrivata con lo studio “Combining L-Arginine with Vitamin C Improves Long-Covid Symptoms: The Nationwide Multicenter Lincoln Survey”, condotta su 1.390 pazienti recentemente pubblicato sulla rivista Pharmacological Research (IF 10,334), che ha dimostrato l’efficacia della terapia a base di L-Arginina e Vitamina C liposomiale nel migliorare i sintomi del long Covid. Una ricerca coordinata dal professor Bruno Trimarco e realizzata dal Consorzio Itme (International Translational Research and Medical Education), creato dall’Università Federico II di Napoli in collaborazione con l’Albert Einstein Institute of Medicine di New York con il professor Gaetano Santulli, cardiologo esperto di endotelio e il supporto di Damor, storica azienda farmaceutica italiana.