Nel lontano 2009, fu il Parma a concedergli la grande chance in Italia.
Dopo averlo visto all’opera appena cinque minuti, Francesco Palmieri, attuale responsabile del settore giovanile del Sassuolo, convinse il club ducale ad ingaggiarlo per farlo maturare nella Primavera. Comincia così la storia calcistica di un appena 18enne Gregoire Defrel. “Si vedeva che aveva dei numeri – ha dichiarato lo ‘scopritore’ dell’attaccante – bisognava solo tirarlo a lucido e metterlo un po’ a dieta”.
In pochissimi istanti, Defrel aveva già superato il test. Di stoffa ne aveva perchè lo si potesse immaginare ad alti livelli. E Palmieri ci aveva subito creduto, fu amore a prima vista: gli bastò fargli superare un paio di avversari in velocità. Scommessa vinta quella dall’allora ds del Parma. Per un talento grezzo sì, ma puro, autentico, che doveva farsi le ossa. Ed ora che è tra i protagonisti della Serie A, Defrel si aspetta la chiamata di una big. Si trattasse del Napoli, non avrebbe neanche più bisogno di un provino. Al San Paolo, gli toccherebbe la prova del nove e del “9”.