In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Pietro Lo Monaco, ds Catania.
“Superata l’aggressione? Da un punto di vista fisico, ma certe cose ti lasciano l’amaro in bocca, descriverlo è impossibile. Ero al bar del traghetto e mi sono sentito colpire alle spalle, la gente scappava ed io sono stato per 25 minuti ostaggio loro fin quando la nave non attraccava. Come ho fatto a convincerli? Quando uno ha un modo di essere, una presenza, io ho sempre avuto questo modo di fare. Non ho mai considerato come tifosi chi decide di percorrere queste strade. Ho fatto 9 anni di Serie A, facendo plusvalenze importanti ed abbiamo costruito il centro sportivo più bello d’Europa. Abbiamo 5mila iscritti che quotidianamente partecipano alle attività del centro. Sono tornato dopo 4 anni di lontananza, semplicemente per amore: erano sull’orlo del fallimento. Ogni giorno si va a vanti per cercare di mantenere in piedi la baracca, ma con difficoltà. Cosa accade a Catania?” In conferenza stampa ho detto che l’unica persona che ha chiamato è Foglieri, gli ho prospettato la situazione ed è stato messo in contatto con gli avvocati del Catania. Evidentemente le richieste fatte dal Catania, non sono state ottemperate. Napoli? Ha sempre avuto una rosa di buoni giocatori, guidati da un fuoriclasse. Ad un certo punto è andato via l’allenatore che aveva messo in piedi questo giochino. Si era pensato che sostituendolo con Ancelotti, si risolvesse il tutto. Il Napoli ha perso l’unico campione che aveva e adesso vive una situazione di criticità”.