Domani sera il Napoli avrà la possibilità di lasciarsi alle spalle la delusione per il pareggio contr il Sassuolo e, soprattutto, le critiche che, veloci come sempre, sono piombate sulla squadra azzurra.. Gli uomini di Rafa Benitez avranno di fronte un Genoa sicuramente carico, guidato dal 37enne Fabio Liverani, allenatore per il quale la panchina sembra già scricchiolare. E proprio Liverani, nell’ affascinante cornice del Museo del Genoa, dopo la presentazione delle iniziative del club dedicate ai più giovani, ha rilasciato un’intervista prima del match contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di 100x100Napoli:
«Il Napoli è accreditato come la principale antagonista della Juventus, è una squadra costruita per vincere e andare avanti in Champions. Ma queste valutazioni non ci devono condizionare, anzi devono servirci come stimolo per la nostra prova».
Al Ferraris ci sarà una cornice degna delle occasioni migliori. «Mi aspetto un bellissimo spettacolo nelle gradinate, so che arriveranno tanti napoletani per il gemellaggio e che servirà una gara da Genoa. Vestendo la maglia del club più antico d’Italia, occorre ogni volta scendere in campo come se fosse la partita della vita. Noi proveremo a seguire questa strada, sempre con grande rispetto dell’avversario. Saremo di fronte al nostro pubblico e poi scusate ma anche noi abbiamo giocatori importanti. Dobbiamo portare la gente a sostenerci con entusiasmo e sappiamo benissimo che servirà la partita perfetta».
L’allanatore dei grifoni si sofferma poi sugli ultimi turni non esaltanti: «I due ultimi risultati (NDR pareggio contro Livorno, sconfitta contro Udinese) hanno tolto l’entusiasmo attorno a noi. Sabato c’è la partita giusta per farlo tornare. Dopo Udine ero abbastanza deluso perché non mi è piaciuto l’atteggiamento remissivo dei giocatori».
Passaggio su Lodi, il regista del Genoa è parso in ombra nelle ultime due gare. «Occorre avere pazienza con lui. E’ normale che a settembre abbia un pizzico di stanchezza: dobbiamo essere bravi a farlo sentire a suo agio, visto che viene da una squadra che gioca col 4-3-3, ma credo che lui migliorerà le sue prestazioni».
Un Genoa camaleonte o con una fisionomia precisa. “Penso che ci voglia equilibrio nei giudizi. Non bisogna pensare che il 4-3-3 sia più offensivo del 3-5-2 e viceversa, o che l’uno sia più difensivista dell’altro. La differenza la fa l’atteggiamento in campo, applicato al modulo stesso. Del resto disponiamo di giocatori adattabili a varie soluzioni. Dovremo avere voglia di fare, di osare e continuare a essere sereni. Vincere domani significherebbe arrivare al 7° posto e ridiventare dei fenomeni. Per questo predico equilibrio. Sono il primo a non essere soddisfatto a volte, ma la squadra ha le capacità per dimostrare il proprio valore. Bisogna superare le difficoltà, provare a ripartire e domani si profila un’occasione importante».
Fonte: genoacfc.it