L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti in conferenza stampa ha presentato la sfida di campionato contro il Verona al Maradona.
“Le condizioni di Osimhen sono buone. Abbiamo fatto una riunione con i medici e domani sarà tra i convocati. poi è chiaro che l’obiettivo è arrivare meglio possibile alla gara di martedì ma sarà in panchina.
Chiunque domani scenderà in campo dovrà farlo sapendo che sarà protagonista di una gara importante. Qualcosa si cambia non dieci giocatori. Kim parte dall’inizio. Qualcuno dobbiamo far recuperare perché troppo vicino lo stress fisico e mentale della partita di mercoledì.
Con il Milan era l’esordio nei quarti di finale di Champions. Tutti hanno parlato di nervosismo della squadra e invece io dico l’opposto e parlo di maturità raggiunta dalla squadra. C’è una crescita importante. Una squadra non può essere lucida in 10 contro una squadra abituata a livelli importanti come il Milan.
Questione tifo? Il mio è solo un appello che in questo momento l’unica cosa da fare è restare tutti compatti e uniti per l’amore del Napoli e di Napoli. Non voglio entrare nel merito dei contrasti che ci sono ma trovo incomprensibile privare in questo momento la squadra del supporto del quale abbiamo sempre detto che è un aiuto fondamentale. L’anno scorso siamo stati contestati per essere usciti fuori dalla lotta per lo scudetto e ora che dopo 33 anni siamo vicini sembra non interessare più. Ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli e basta. io non ce l’ho con nessuno.
La partita di domani è doppiamente importante: se la vinciamo ce ne servono solo tre per vincere il titolo. Non vedo motivi per non pensare a questa gara e pensare a martedì. Non dobbiamo portarci dietro troppi ragionamenti. Ma dobbiamo arrivare bene a martedì, per capire l’importanza dobbiamo fare un salto a quando sono arrivato e la gara col Verona simboleggiava uno dei punti più bassi della storia del Napoli, adesso può essere il punto più alto per la storia del club.
Il Verona è una squadra che ti viene addosso fisicamente, ti mette a dura prova sul piano della battaglia per 95 minuti. Ha motivazioni a mille a causa della classifica che ha, ha messo in difficoltà tantissimi avversari, anche alla Juventus recentemente, ma le nostre motivazioni sono più forti.
Di Lorenzo e Lobotka stanno bene tutti e due. Penso che se ci sia di pensare più ad uno da far recuperare penso più a Lobotka, anche se pure Di Lorenzo meriterebbe di riposare.
La squadra è matura nel mettere in fila le cose che hanno davanti, abbiamo davanti una foto bellissima di quello che ci attende, abbiamo la possibilità di andare ancora più vicini a questo Scudetto, abbiamo il ritorno della Champions che viene dopo e per quelli che sono stati i risultati dell’andata è quello più in bilico di tutti perché gli altri sono già delineati e se ripeteremo una prestazione del nostro livello tutto può succedere, loro devono pensare a ripetere la prova di quel livello lì e tutto è possibile.
Gli ultimi dieci minuti con le difficoltà dell’inferiorità numerica, la bolgia dello stadio, la difficoltà del risultato, abbiamo dimostrato le nostre qualità. Anguissa e Kim sono due perdite importanti ma la mia squadra la conosco bene e sono sicuro che offrirà una prestazione di livello. Fatte tutte le dovute considerazioni e i dovuti calcoli siamo tranquilli di giocarci le nostre possibilità.
Raspadori è venuto fuori da quel lungo infortunio e l’abbiamo buttato dentro per necessità e lo ringraziamo. Aveva bisogno di qualche altro allenamento e probabilmente per lui in questo momento 90 minuti sono troppi. Osimhen? Una ventina di minuti potrebbe anche farli. Raspadori giocherà centravanti.
Kvaratskhelia può darsi che parta dalla panchina e poi valutiamo se fargli fare qualche minuto oppure no.
Far riposare Meret? Qui ci sarebbero da fare altre valutazioni e quindi non lo dico”.