Napoli-Roma si avvicina e Luciano Spalletti presenta la partita che si giocherà lunedì allo Stadio Maradona nella consueta conferenza stampa.
Il Napoli arriva a questa partita dopo la sconfitta contro la Fiorentina. L’orario d’inizio della conferenza è alle 14 e 30, seguite con noi la diretta testuale.
Ore 14:31 – Inizia la conferenza stampa di mister Spalletti.
Sulla partita contro la Roma e su Mertens-Osimhen dal primo minuto
“Cambiato qualcosa per il Napoli dal punto di vista emotivo dopo le vittorie di Inter e Milan? Noi non possiamo giocare le partite che hanno giocato loro, anzi pensare di poterlo fare diventa pericoloso perché si spendono più energie. Noi potevamo provare a non perdere la partita precedente però anche quella lì è andata.
Per i numeri riduce le nostre possibilità ma per le nostre intenzioni non cambia nulla. Dobbiamo provare a vincere qualsiasi sia l’avversario. Che partita dev’essere contro la Roma? La partita è un’insidia per noi come lo è per loro, vincerà chi delle due si sentirà più minacciata; vincerà chi avrà di più la percezione del pericolo di chi si ha contro, chi sarà più esecutiva su quello che si dovrà fare in campo.
Se nella sfida contro la Roma ci saranno Mertens e Osimhen dal primo minuti insieme? Sì, è possibile perché li abbiamo già fatti giocare insieme. Contro la Fiorentina nel secondo tempo hanno giocato insieme; in dei momenti ci siamo allungati quando non erano insieme. I tifosi? I tifosi sono come quelli di quando sono andato all’Università con la ragazza che ha suggerito anche il cambio modulo.”
Spalletti su Fabiàn, Petagna, Di Lorenzo ed in generale sulla squadra
“Fabiàn? L’ho visto molto meglio e capace di mettere di nuovo al servizio tutte le sue qualità. Ha meno fastidio per la pubalgia. Di Lorenzo non ci sarà contro la Roma, la prossima partita invece quasi sicuramente ci sarà. Petagna ha fatto l’allenamento con gli altri, ha messo roba nei muscoli che ha poi si valuterà meglio domani.
Zielinski? Sta bene, come tutta la squadra che ha fatto un buon allenamento. Abbiamo fatto dei buonissimi allenamenti in settimana. Vedere come sta uno in generale fisicamente non si vede. Calo a livello difensivo? La fase di possesso è la nostra forza, quando si fa la fase di non possesso si rischia di prendere gol. Se teniamo noi la palla è più difficile che segnano, mentre se la tengono loro è più facile.
La squadra è più tecnica, bisogna andare a gestire il tutto diversamente. Probabilmente siamo stati meno bravi a fare la fase di possesso. Se c’è qualcosa che mi dà da pensare sulla squadra? Si c’è, più di tutte le altre quello che mi ha dato fastidio è che ci sono capitate queste partite casalinghe dove potevamo saltare in alto in classifica ed abbiamo avuto difficoltà. Questo mi ha dato da pensare di più. Comunque ci si va a giocarci le opportunità che ci sono.”
Sulle ultime partite di campionato e ancora sulla squadra
“Questo è il momento di fare il tutto per tutto o il momento di gestire ancora? Non abbiamo mai gestito niente, siamo andati dritto per dritto guardando in faccia tutti e cercare di vincere contro tutti. Da questo atteggiamento ne abbiamo persa anche qualcuna, non voglio che si gestisca niente e voglio vedere quanta forza si ha.
Si deve essere pronti per sfidare chiunque, poi ci sono dei momenti nella stagione più difficili ma si deve sempre essere bravi a trovare la voglia di vincere. Non si deve tornare indietro, si rimane lì e si riorganizza la nostra forza. Io difendo tutti i miei calciatori, entrare nel giochino di chi lasciare fuori è pericoloso. Secondo me ci sono degli equilibri da mantenere ma com’è successo nella stagione ci sono stati dei cambiamenti e ho fatto giocare qualcun altro.
Si cerca di tenere conto di tutto. Zielinski è un calciatore forte, è eccezionale e si collocherà nei giocatori top. Quanto il Napoli è oggi pericoloso e quanto le caratteristiche della squadra si sposano con la pericolosità? Dipende dai livelli. Più si mette fantasia ed estro più si diventa pericolosi ma si deve dosare tutto, tutto può essere medicina ma dipende dalle dosi.
Non so quello che si riuscirà a fare contro la Roma, abbiamo vissuto delle belle partite; dobbiamo giocarle senza avere rimpianti. Anche perdendola qualcuna l’abbiamo giocata, nei primi 20-25 minuti contro la Fiorentina potevamo far gol. Poi loro hanno gestito di più palla e sembravano più dentro la partita, ma abbiamo preso gol che non dovevamo prendere. Sono sempre valutazioni da fare in maniera approfondita e corretta senza lasciarsi prendere da eccesso di delusione. Si tratta di guardare le cose con tranquillità e fare le cose bene.”
Chiusura sul fatto che non ha ancora vinto contro Mourinho
“Lanci lunghi verso Osimhen contro la Fiorentina? Nell’analisi abbiamo rivisto la partita ed abbiamo fatto qualche lancio di troppo. Quando ad una squadra metti addosso la voglia di montarti sopra è perché preferiscono che tu giochi palla al piede. Per cui, si dovevano avere delle distanze più corte e si poteva fare diversamente.
Fare la squadra corta su una palla così è difficile, era un modo per trarre vantaggio. Comunque è stato corretto provare a farlo in alcuni momenti così come è corretto dire che ne abbiamo fatti troppi in alcuni momenti. Questa è una strategia che si può usare comunque, il calcio di ora è diverso rispetto a quelli degli anni novanta.
Il mio rapporto con Mourinho e con la Roma? A Roma ho vissuto degli anni bellissimi. Di Mourinho apprezzo la sua capacità di far arrivare quello che pensa, e lui ci arriva. Su questo mi ricorda mio fratello Marcello, è la verità che non l’ho mai battuto. Forse José ora è un uomo che si avvia a diventare una leggenda e forse vincere una partita o sfida contro di lui può diventare una cosa un po’ passata; per far bene bisognerebbe battere la leggenda perché lui oramai è lì.”