Amici lettori di 100×100 Napoli, a breve la conferenza stampa per annunciare il rinnovo di contratto di Lorenzo Insigne. Ci saranno il fantasista azzurro e il presidente Aurelio De Laurentiis.
11.32 Arrivano Insigne e De Laurentiis
11.34 Ecco la tanto attesa firma sul contratto da parte di Insigne. Rinnovo fino al 2022
Comincia la conferenza stampa, e a prendere è parola il presidente De Laurentiis: “Lorenzo è la bandiera del Napoli. Mi fa molto piacere questo, sapete che ci vuole tempo per costruire cose che durino nel tempo. Da questo vivaio in questi anni abbiamo tirato fuori Lorenzo Insigne e tanti altri che ne verranno. Il Napoli ha vissuto un periodo terribile, nonostante sia difficile fare successo in questa città, noi ci siamo riusciti, lavorando con prudenza, onestà intellettuale e umiltà.
Abbiamo vissuto, e viviamo, in una città molto difficile, con sindaci e presidenti della regione diversi: noi siamo rimasti al nostro posto e abbiamo scelto di fare la strada, senza negarci nulla, costruendo quello che abbiamo potuto costruire, con le nostre forze e senza aiuti. Lo scudetto prima o poi ce lo prenderemo, ben venga che si rafforzino Milan e Inter, anche noi provvederemo a far crescere il calcio italiano. Gaetano ci piace molto. Insigne è Insigne, un signore che gioca un calcio tutto suo, non paragonabile e non acquisibile. Il fratello è un ragazzo che lavora bene e gioca in una squadra molto seria”.
Parla Insigne: “Sono molto felice, è quello che ho sempre sognato, stare il più a lungo possibile in questa città e con questa maglia. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri 5 anni. Spero di non toglierla e di vincere qualcosa di importante. Qui ho sempre avuto responsabilità, essendo napoletano: all’inizio sono partito un po’ a rilento, ma poi sono riuscito a uscire dalle difficoltà. Se sono diventato, come dite voi, un leader è anche merito dei miei compagni e del mister”.
Di nuovo ADL: “Lorenzo è uno che nasce con amore, passione, candore sul territorio. Di solito è un sentimento che non puoi riscontrare in tutti: diciamo che siamo bravi ingegneri e bravi architetti, e non abbiamo paura di perdere dei pezzi. Far rimanere dei giocatori malvolentieri, non è una cosa positiva. Napoli è qualcosa di particolare: non è come stare a Torino o a Manchester, ha una storia che ha tanto da raccontare. Chi non ha voglia deve andare via, chi odia Napoli non deve venirci. E poi è noioso allenare sempre le stesse persone.
Sono felice che Lorenzo piaccia ad altre squadre, è solo un piacere: come quando nel cinema mi chiedono gli attori di cui ho l’esclusiva. Ci sono oggetti del desiderio, come Lorenzo, che vale la pena trattenere, poi ce ne sono altri che invece si lascia andar via, facendosene una ragione, e non parlo di Mertens: lui sta vivendo una situazione particolare, vedremo. Le richieste per lui, però, arrivano in relazione ai tanti gol che ha fatto, ma chissà se senza Sarri e il suo gioco avrebbe segnato così tanto. Nel calcio niente è scritto.
Insigne: “Secondo me anche se non siamo riusciti a vincere, abbiamo avuto grandissimi risultati di gruppo. Continuando a lavorare così ci toglieremo grandi soddisfazioni e potremmo lottare per vincere qualcosa di importante. Per questa società e questa gente che merita davvero tanto”.
ADL: “Noi stiamo ancora costruendo questo film, mancano ancora giornate fondamentali. Tuttavia è un’annata fantastica, siamo gli unici ad aver portato quattro giocatori in doppia cifra. L’anno prossimo potremmo averne anche 5 con Milik, chissà. E poi c’è anche Pavoletti, quindi non c’è bisogno di parlare di mercato. Di sicuro ci saranno degli innesti, magari sulle fasce. Offerte per Koulibaly? Bisogna sempre valutare la volontà del giocatore, poi se lui dovesse andar via di sicuro non saremmo meno forti, avendo tanta abbondanza in difesa.
In un contesto nuovo poi è difficile adattarsi, ma se abbiamo investito per Maksimovic, se abbiamo rinnovato il contratto di Albiol è perché sia io che Giuntoli siamo consapevoli delle loro grandi capacità. Poi c’è Tonelli che ha segnato pure 2 gol, nonostante sia stato fuori tanto tempo. Abbiamo tutti giocatori da Napoli e vorrei che nessuno andasse via: se poi ci fosse qualcuno scontento ce ne faremo una ragione. Conoscendo l’amore di Insigne per Napoli sarei stato un pazzo, un maleducato a fissare una clausola rescissoria.
Insigne: “Penso di dover ringraziare tutti gli allenatori: in particolare Zdenek Zeman, che mi ha valorizzato tanto in Serie C e in Serie B, preparandomi per la Serie A. Con Mazzarri ho fatto un ruolo diverso ma mi sono trovato bene con lui. Anche Benitez mi ha dato tanto, soprattutto in difesa, visto che avendo lavorato con Zeman tenevo in considerazione solo la fase offensiva. E anche con Sarri mi trovo molto bene, lui cura tutto con gran precisione: è un martello. Spero rimanga a lungo e sono fiero di lavorare con lui”.
ADL: “Lorenzo mi sorprese già a Pescara, e io pensai di riportarlo qui e portare anche Verratti, poi però non lo prendemmo visto che Mazzarri si oppose, ritenendolo poco consono al suo stile di gioco. Quando è tornato qui ho avuto sempre un occhio di riguardo verso di lui, fin dal primo rinnovo. Quando c’è qualcuno che si impegna, che è onesto va sempre premiato”.
Insigne: “Per chiedere il rinnovo, bisogna dare il massimo in campo: portando risultati il resto viene da sé. Poi con il presidente ho sempre avuto una grande intesa. Ho sempre dato il massimo, senza mai mollare. Ho pensato solo a giocare e al campo. Sono felice del grande apporto che sto dando alla squadra e ai miei compagni. Lotteremo per questo secondo posto che meritiamo.
Se 13 anni fa mi avessero detto che avrei rinnovato per altri 5 anni con il Napoli non ci avrei mai creduto. È una scelta che mi rende felice e spero, tra 5 anni, di poter discutere un nuovo rinnovo di contratto”.
ADL: “Insigne lo paragonerei a un personaggio di un racconto di Ferrandino, un ischitano, che racconta di uno scugnizzo che nel ‘700 viveva con il parroco, avendo perso i genitori, e leggeva i testi del parroco, cosa proibita, diventando una persona colta. Partì poi per New York e iniziò a leggere testi di agronomia, venne preso in simpatia da un agronomo che lo portò con sé in Canada. Oppure lo paragonerei a Dustin Hoffman in Piccolo grande uomo.
Io sono da sempre favorevole alla tecnologia, e mi piacerebbe anche un passaggio da due a quattro tempi, con meno intervallo e la possibilità di schierare tutti i calciatori a disposizione. Per ora siamo alla moviola. I ragazzini ora sono abituati ai videogame, non sono concentrati sulla partita, vogliono vedere solo i gol. Ora tutti si è nevrotizzati su tablet e smartphone, ma chi è al vertice ha 70 anni, quindi bisognerebbe far saltare il sistema.
Reina ha un contratto di un altro anno, è un punto fermo del Napoli. Noi dobbiamo comunque pensare anche al futuro, quindi non posso prendere un portiere giovane di 20 anni, ma prenderne uno che abbia la sua maturità. Bisogna poi saper gestire due prime donne, nel senso che siano entrambi arruolabili. L’età giusta per un portiere da acquistare sarebbe di 26/27 anni”.
Insigne: “Io sono contento che mio padre sia sempre al mio fianco, anche se i miei compagni ogni tanto mi prendono in giro. Io con lui ho un grandissimo rapporto, sia lui che mia madre mi sono sempre stati vicini. Devo veramente tanto a loro, non mi hanno fatto mancare nulla. Ringrazio anche mia moglie e i miei figli, li amo e spero che stiano sempre al mio fianco”.
ADL: “Io invece ringrazio Giuntoli e Chiavelli, tutte le parti sono state intelligenti e professionali. Ringrazio tutti per il bell’apporto dato a questa negoziazione molto importante, in quanto rappresenta una parte importante della continuità del Napoli”.
Termina la conferenza stampa.