Luigi Liguori, con Manzo e Palmieri, è uno dei tre giovani calciatori azzurri inseriti dal Napoli nell’affare Osimhen
Luigi Liguori ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Repubblica.
“A giugno mi chiamò il Napoli e mi disse: vieni a Castel Volturno, dobbiamo parlare. Siamo andati io e il mio procuratore, la società ci ha offerto due opzioni: potevo rinnovare per un anno e restare, o accettare di andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Voi che avreste fatto? Ne ho parlato con il mio agente e ho accettato. Il 30 giugno abbiamo firmato con il Lille.
Non siamo mai andati a Lille. Nemmeno per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli. Terminato il prestito in C il Lille mi ha mandato una comunicazione che il 1° luglio dovevamo essere da loro. Ma non volevamo più andare in Francia, allora ci hanno proposto una buonuscita.
Loro non è che ti dicono che volevano fare plusvalenza. Ci hanno detto solo: il Lille vuole tre giovani e noi abbiamo pensato a voi. Poi col passare delle settimane abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla.
Noi avevamo tre anni di contratto ma non era un’operazione per il nostro futuro. Ci siamo bruciati per “colpa” del Napoli”.