In diretta a “ Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Vittorio Malagutti, giornalista de L’Espresso e tra gli autori dell’inchiesta “Football Leaks”.
“Cosa leggerete domani? Come avete anticipato voi questa inchiesta è il frutto di un lavoro collettivo,fatto da un consorzio che si chiama EIC, che vuol dire ‘European Investigative Collaborations’ che raggruppa una serie di testate europee. Abbiamo potuto attingere all’enorme banca dati che si chiama in gergo Football Leaks, che conta milioni di pagine.
È un secondo capitolo, perché nel 2016 ce ne fu uno che aveva raccontato l’evasione fiscale dei grandi campioni del calcio internazionale. Questo è nuovo capitolo che riguarda alcune squadre che hanno avuto enormi favori, se non coperture per aggirare il cosiddetto Fair Play Finanziario. È saltato fuori che soprattutto due squadre, il PSG e il Manchester City, entrambe gestite da due emiri del Qatar, hanno potuto spendere, decine, centinaia di milioni, eludendo le norme del FFP con dei trucchi contabili. Il trucco più famoso è quello delle sponsorizzazioni gonfiate,cioè sponsorizzazioni che sul mercato valgono 5 milioni e che venivano pagate 200 milioni e che danno risorse finanziarie enormi. Questo serviva anche a coprire le perdite enormi derivanti dagli investimenti del calciomercato.
Gli organismi dell‘UEFA anziché sanzionare e bloccare il mercato a queste squadre, hanno chiuso un occhio se non tutti e due. Hanno consentito a queste due squadre principalmente di fare quello che volevano e quindi di avere un enorme vantaggio sul mercato. C’è poi il capitolo Super League che racconta come un gruppo di grandi squadre europee tra cui Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e Juventus abbiano portato avanti questo progetto di un campionato europeo che sarebbe stato alternativo alla Champions e ai campionati nazionali . Questo vuol dire che le squadre avrebbero partecipato solo a questo campionato e visto che la cosa non quagliava hanno minacciato la UEFA per costringere i vertici a cambiare alcune regole, soprattutto quelle riguardanti i diritti televisivi, a discapito delle altre.
Anche se il progetto Super League non è andato in porto, questo è servito come leva per la riforma della Champions attuale , dando più soldi ai ricchi e meno ai poveri. Super League nel 2024? Io ritengo che al di là dei discorsi finanziari si tratta di ragionare anche su qualcos’altro ovvero se vale la pena l’idea di uccidere i campionati nazionali, l’idea di un calcio legato agli stadi e ai territori per dare il via a questa idea di un calcio globale e globalizzato,che diventa palinsesto televisivo, cosa che tra le altre cose in parte succede. Il sistema calcistico europeo sembra essere poco entusiasmante attualmente, forse il modello NBA può dare spettacolarità? Da questo punto di vista forse si. Si tratterebbe di capire se dal punto di vista della ridistribuzione delle risorse all’interno delle singole nazione, si potrebbe fare qualcosa in più per dare maggiore denaro alle squadre di prima e seconda fascia, che hanno meno disponibilità finanziarie. Io forse sono un po’ fuori moda, a me non appassionerebbe la formula “NBA”. Convengo che dal punto di vista finanziario e dell’attrattiva sportiva dei campionati, che sono effettivamente un filino noiosi, il ragionamento di un modello “ NBA” globale possa essere un’alternativa” .