Alessandro Polidoro è l’ospite di questa settimana per la rubrica “Senti chi parla” . Racconta della sua missione volta a creare per Napoli (e non solo) un progetto importante e costruttivo e del significato del tricolore azzurro per i partenopei.
Commercialista, consulente di grandi imprese ma anche professionista eclettico e incline alle nuove sfide. Quelle ambiziose. Ha creato 10 anni fa la Polidoro Editore: il progetto aveva inizialmente lo scopo di concentrarsi, attraverso studi, analisi e recupero delle tradizioni, sulla città di Napoli. Successivamente però i confini e gli interessi della proposta culturale si sono allargati verso la narrativa italiana e straniera. Una passione o forse anche una missione: lo stesso logo, ispirato al personaggio della mitologia Polidoro, trasformato in pianta, è il simbolo della metamorfosi continua necessaria per raccontare la contemporaneità, il trionfo della cultura, al servizio del lettore e in generale del pubblico.
Fare l’editore a Napoli. Qual è lo scenario e quali sono le prospettive?
“La città di Napoli ma la Campania più in generale, vive già da alcuni anni. Un fermento culturale davvero molto importante e molto strutturato. Sono nate tante case editrici che si stanno distinguendo per qualità e caratteristiche a livello nazionale. Di questo siamo molto felici e anche come Presidente di Napoli Città Libro e vicepresidente dell’Associazione Campana Editore (ACE), ci mettiamo tutto l’impegno possibile per supportare tutte le iniziative e queste nuove realtà che stanno davvero dando grande luce alla nostra Napoli e alla Campania”.
Napoli ha vinto il suo terzo scudetto la scorsa stagione. Il suo personale pensiero. Come l’ha vissuto?
“L’anno scorso è stato un anno straordinario, la vittoria dello scudetto è ancora una volta una conferma, diciamo del grande orgoglio verso la nostra squadra, ma più in generale verso la città. È stato un momento che va oltre il riscatto sociale, un risultato che ha dato prestigio ad una città, ad un popolo, che va ancora coltivato. Non dobbiamo fermarci all’aspetto della vittoria e dei festeggiamenti di quelle settimane davvero straordinarie, dobbiamo contribuire ogni giorno a vincere uno scudetto quotidiano. Purtroppo, Napoli è spesso alla ribalta per episodi di cronaca nera, omicidi e per atti di criminalità che avvengono in tutte le città. Solo che Napoli fa sempre notizia e Napoli, in modo ricorrente, finisce in uno dei servizi del TG1. Eppure in tutte le città succede questo”.
Napoli-Udinese è stata una bella partita! Dove può arrivare la squadra di Garcia?
“La vittoria con l’Udinese dà nuova speranza perché la città già stava iniziando a soffrire, ad avere mille dubbi e mille ripensamenti, dopo questo cambio tecnico. Quindi è stato importante vincere per ritornare ad avere delle certezze. Come in ogni altro campo, occorre lavorare, lavorare tutti i giorni ci può portare lontano, può portare il Napoli sempre in vetta alla classifica. È un principio base nella vita di tutti noi e per tutte le attività, lavorare duramente giorno per giorno”.