Il Napoli trova la vittoria per 4 a 1 sul campo del Lecce, con un risultato che però non rende onore ai pugliesi; l’analisi della partita.
Un Napoli che ha commesso qualche errore di troppo nella fase di manovra, partendo da dietro, ma che tutto sommato ha giocato bene (citando il mister Ancelotti). Il risultato, 1-4, però non rende giustizia ai padroni di casa, che non hanno voluto cedere fin quando c’era la possibilità.
Quello che si è messo in mostra è stato Fernando Llorente, autore di una doppietta che ha fatto vedere cosa mancava al Napoli: l’attaccante con una statura importante e che è un rapace in area di rigore. Ma andiamo nel dettaglio, partendo dall’inizio.
Napoli con novità in campo rispetto alla partita di martedì
Rispetto alla partita contro il Liverpool, Ancelotti ruota molti elementi della squadra. Riposo per Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui, Allan, Lozano e Callejon; dentro il duo Milik-Llorente, Elmas e Malcuit dall’inizio, Ghoulam e Maksimovic.
Per il Lecce di Liverani invece poche novità, con il duo Farias-Falco in campo all’inizio e Mancosu dietro di loro a supporto.
Napoli molto offensivo, ma pugliesi mai domi
Ancelotti ha optato ancora una volta per un assetto molto offensivo della squadra. Nel primo tempo gli azzurri hanno avuto qualche problemino, soprattutto con alcuni errori in fase di impostazioni, per via del Lecce di Liverani che si è fatto sentire in campo.
Il modulo base è rimasto sempre il solito 4-4-2, ma in fase di possesso Insigne, che partiva largo a sinistra, si accentrava molto fino ad arrivare vicino al duo Llorente-Milik (novità della partita). I due attaccanti, tra l’altro, si alternavano nei ruoli di punta centrale e di seconda punta.
Con l’attaccante napoletano che si accentrava, i due terzini, Ghoulam e Malcuit, nella prima frazione di gioco hanno avuto tantissimo spazio davanti. Aiutati anche dal fatto che Fabian Ruiz restava più dietro per dare supporto ai difensori, insieme ad Elmas. Il compito di inserirsi o di farsi vedere davanti quindi era affidato a Zielinski.
Questo comunque ha portato il Napoli a subire alcune ripartenze da parte del Lecce, in particolar modo quando riuscivano a recuperare palla dalla propria zona. Come sottolineato anche da Liverani, l’inesperienza di giocare ad alti livelli porta a commettere degli errori che si pagano.
Infine, lo spagnolo ha mostrato cosa mancava al Napoli: il rapace d’area di rigore, capace di arrivare per primo sulle palle sporche che rimangono nell’area di rigore avversaria. Oltre a tutte le altre capacità che ha.
Il primo tempo, quindi, ha visto un Napoli molto propositivo e capace di portarsi sul doppio vantaggio al termine della prima frazione di gioco. Nel secondo invece il Lecce è partito con il piglio giusto, cercando di recuperare la partita. Ma gli azzurri hanno cominciato a macinare gioco, controllando la partita e trovando Ruiz per il gol del 3 a 0.
Fabian Ruiz trovato nella sua zona di campo, più avanzato rispetto al primo tempo con Malcuit che copriva per lasciargli gli giusti spazi. Il centrocampista spagnolo ha fatto vedere ancora di cosa è capace con il suo tiro, con un gran gol dal limite dell’area di rigore.
Sul 3 a 0 si presenta il calo di attenzione ed il Lecce di Liverani ne approfitta, trovando sempre di più il campo ed il gol dell’1 a 3. Questo però porta al risveglio degli azzurri, che chiudono la partita cominciando un possesso palla di qualità e trovando il gol del definitivo 1 a 4, spegnendo i possibili sogni di rimonta leccese.
Milik-Llorente può funzionare, nuova soluzione in vista?
La coppia d’attacco Milik-Llorente può trovare il proprio spazio se i due riescono ad arrivare al giusto affiatamento. D’altronde Arek può fare anche la seconda punta, dato che i movimenti e quel tipo di giocate le ha; ciò potrebbe portare a nuovi scenari in futuro.
In generale l’assetto offensivo ha funzionato, non lasciando mai troppo spazio agli uomini di Liverani, pressati sempre dagli azzurri. Dal punto di vista difensivo manca ancora qualcosina da migliorare, ma Koulibaly ha fatto vedere che sta tornando ai suoi soliti livelli.
Infine, un piccolo appunto riguarda il palleggio ad inizio partita. Ancora una volta il Napoli ha commesso alcuni errori che potevano costare cari, ma questo è dovuto anche dal fatto che ora si cerca sempre di partire da dietro. Di sicuro con il passare delle partite la situazione tenderà sempre di più a migliorare. Al di là di tutto, onore al Lecce di Liverani, che fin quando ha potuto non ha mai mollato.