L’intervista a Raiola [LEGGI QUI] fatta da una radio napoletana ha scatenato malumori e polemiche.
Complimenti all’autore dell’intervista. Chi l’ha fatta ha semplicemente svolto (e bene) il suo lavoro. Inutile chiedersi che necessità c’era di fare quell’intervista. Fa parte del lavoro del giornalista e ognuno lo fa come meglio crede.
Poi tocca ai tifosi capire e scegliere.
Inutile anche nascondersi dietro i soliti fantasmi dei destabilizzatori che proverebbero a ostacolare il Napoli nella lotta scudetto.
Parlare in un certo modo del Napoli competitivo è diventata una costante del calcio italiano, alimentata anche dalle solite dannose auto-contrapposizioni di questa piazza sempre divisa in pro o contro questo o quello grande segnale di debolezza dell’ambiente partenopeo.
Tocca al Napoli e ai napoletani difendersi, partendo proprio dall’esca gettata da Raiola alla quale in tanti hanno abboccato.
Almeno fino a gennaio (ma anche oltre) il mercato non può cambiare le carte in tavola, quindi ogni chiacchiericcio di trattative vere o presunte è talmente inutile che davvero non serve parlarne ora.
Fino al termine della stagione i napoletani e il Napoli, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, devono solo pensare a restare concentrati su quanto accade in campo dando ognuno il contributo che è invitato a dare.
Anche questo potrebbe rappresentare un’ulteriore crescita mentale dell’ambiente. Anche questo potrebbe rappresentare un passettino importante, nel cammino che porta allo scudetto.
Forza Napoli!