Il Corriere dello Sport ha intervistato Francesco Le Foche, medico immunologo, che si è espresso sull’emergenza in corso.
Di seguito le parti salienti dell’intervista a Le Foche:
“A Bergamo avranno agito più fattori che hanno catalizzato la diffusione del virus. Un paio su tutti: il fatto che l’area bergamasca è molto attiva economicamente ed il fatto che le persone hanno una cultura del lavoro molto forte e che trascurano malesseri che possono essere di stagione. La partita tra Atalanta e Valencia può aver favorito la prolificazione virale.
Col senno di poi, giocare quella partita a porte aperte è stata una follia. Della ripresa a giugno ne dubito molto fortemente, magari a porte chiuse. Il virus continuerà a diffondersi, anche verso fine anno. Si deve evitare che il virus si diffonda ed i comportamenti che stiamo tenendo aiutano in questo senso.
Per combattere il virus ci sono due strade, quella di prevenzione epidemiologica e quella di trovare una terapia congrua. Sulla seconda però bisogna capire bene come si comporta il virus. La preoccupazione più grande è che si diffonda in Africa, dove la sanità non reggerebbe.
Da questa situazione, il comportamento di tutti cambierà in meglio e soprattutto dovranno cambiare le scelte di fondo della politica.”
Per l’intervista completa si rimanda al Corriere dello Sport in edicola oggi.