Le chiromanti che sanno leggere le carte hanno già predetto tutto ma il Circo Calcio cerca ancora le scorciatoie.
Le persone sono l’economia.
Senza entrare in discorsi tecnicistici e (scusatemi) anche noiosi che riserviamo con piacere agli esperti, è evidente che bloccando la circolazione delle persone si blocchi il flusso di denaro “In e Out”.
Vale anche per il calcio che si scopre sull’orlo del baratro.
Lo sappiamo tutti che in Italia si era creata una bolla finanziaria destinata a scoppiare.
Ora si cercano soluzioni e aiutini compresa la possibilità di pagare stipendi esentasse.
In realtà l’unica vera via da percorrere sarebbe quella della verità è dell’onestà.
Verità comunicando chiaramente ai tifosi le condizioni economiche del club amato e onestà, non ricorrendo a equilibrismi finanziari, rifinanziamenti, autosponsorizzazioni, supervalutazioni ma, soprattutto, provando a giocare un calcio pulito, perché di tutto il resto si hanno le tasche piene.
La Serie A balla su un filo di lana, senza tifosi, con eventi televisivi svuotati di fascino con le voci dei mister e le urla dei calciatori che ad ogni contrasto sembrano essere stati colpiti a morte.
A peggiorare lo spettacolo, già deprimente, la malaugurata idea di qualche commentatore che ha inventato l’immersione, per rendere tutto ancora più sgradevole.
Resiste solo il pallone e i ragazzi che vanno in campo.
Anche questi ragazzi, però, e i loro entourage dovrebbero capire che è arrivato il tempo della consapevolezza.
Il circo continua a girare per i paesi ma la gente non entra più a guardare lo spettacolo.
Si fermano fuori a osservare clown, trapezisti, mangiatori di fuoco e gli animali in gabbia mentre le chiromanti che sanno leggere le carte hanno già predetto tutto.