Una nazionale, la Slovacchia, dalle due vite. La prima dal 1939 al 1944 con appena sedici incontri disputati. La seconda dopo la scissione della Cecoslovacchia nata nel 1944 e divisa nel 1992 in Repubblica Ceca e Slovacchia.
Della Slovacchia il capitano del Napoli Marek Hamsik è il calciatore più rappresentativo, il più famoso in Patria e all’estero. Con Hamsik in campo la Slovacchia ha conquistato la prima storica qualificazione ai mondiali nel 2010 arrivando fino agli ottavi di finale dopo aver eliminato l’Italia, e nel 2016 la prima storica qualificazione agli Europei dove è stata fermata ancora agli ottavi di finale dalla Germania.
Nella gara di qualificazione ai mondiali di Russia 2018 persa 0-1 con la Scozia, Hamsik ha giocato la sua partita numero 100 con la maglia della Slovacchia. Secondo per presenze nella storia della nazionale slovacca dietro solo a Miroslav Kharan con 107 presenze.
Hamsik invece è terzo nella classifica dei marcatori della Slovacchia con 21 reti, preceduto da Nemeth con 22 e Vittek con 23.
Nominato per ben sei volte “calciatore slovacco dell’anno” Marek è entrato nella storia del Napoli, ma per la Slovacchia Hamsik è qualcosa di più, è la storia.