Lo ha affermato il ds della Lazio Tare a Lazio Style Radio, facendo il punto della situazione sul percorso intrapreso dal Governo.
“Ci sentiamo discriminati. Aiutare il calcio non è lo scopo del Ministro. L’attività sportiva è ferma da due mesi, ognuno di noi si sta sacrificando ma c’è qualcosa che non quadra.
Il calcio ricopre un ruolo sociale per il paese, non vogliamo riaprire gli stadi, non ci sentiamo penalizzati perché stiamo lottando per lo Scudetto, ci sono ancora 12 partite da giocare è un discorso utopistico, è bene concludere il campionato per il bene del sistema”.
“È arrivato il momento di assumere una determinata posizione, in altri paesi si va chiaramente verso la ripresa ed è stato stilato un protocollo che poi dovrà essere rispettato pedissequamente”.