Il Corriere dello Sporto fa il punto sui cori che si sono sentiti durante Lazio-Novara e Bologna-Juve, dove non saranno previste sanzioni.
Lazio-Novara e Bologna-Juve sono state due partite in cui si sono sentiti altri cori razzisti ed ululati. Almeno questo è quanto trapelato fino a ieri; il rapporto di ispettori e arbitri smentisce completamente questa ipotesi. Due casi da classificare e cancellare, per la Giustizia Sportiva, in base all’effettiva percezione.
Già, a quanto pare per incorrere in infrazioni o comunque far scattare il richiamo dallo speaker c’è bisogno che si possano sentire effettivamente i cori. Questo, durante le due partite, non è successo e quindi niente infrazioni e nessuna sanzione.
I cori razzisti, antisemita o discriminatorio devono avere una certa rilevanza; se questa non c’è, non può essere sanzionata dal punto di vista sportivo. Fermo restando le condanne morali e gli effetti penali ed amministrativi tramite il Daspo.
I responsabili dei cori che ci sono stati durante Lazio-Novara saranno individuati dalla Digos; tra il 29′ ed il 30′ si sono sentiti due cori: uno contro i romanisti e l’altro contro i carabinieri. Ma solo nella curva Nord; negli altri settori dove c’erano gli ispettori non si è sentito nulla.
Addirittura ora si parla di caso ingigantito; semplicemente, sono stati definiti insignificanti dal punto di vista della percezione. Stessa misura per quelli durante Bologna-Juve; qui i fischi hanno preso di mira Moise Kean all’inizio, per poi essere rivolti a tutti i giocatori della Juve. Nulla di ciò è arrivato alla Procura Federale.
Due casi che saranno archiviati come se non fosse successo niente di niente. A quanto pare da ora in poi saranno misurati in base alla percezione allo stadio, e non se ci sono stati o no effettivamente.
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