I due tecnici stanno disputando un’ottima stagione sulle rispettive panchine.
Domenica sera all’Olimpico il Napoli si gioca la possibilità di blindare il terzo posto contro la Lazio. I biancocelesti, freschi di qualificazione alla finale di Tim Cup, stanno dimostrando di essere una squadra forte, meritevole di stare nelle posizioni alte della classifica. Sarà una bella partita tra due dei tecnici più interessanti dell’intera Serie A.
Ad inizio stagione Inzaghi era visto come un ripiego da parte dei tifosi laziali, complice la scelta della società di virare su di lui all’ultimo momento, dopo il “no” improvviso di Bielsa ai biancocelesti. Vedendo come sta andando la stagione dei capitolini, in pochi a Roma avranno rimpianti. Inzaghi sta dimostrando di saper gestire al meglio la rosa a propria disposizione, dandole un’impronta camaleontica che spesso le ha permesso di ricavare il massimo da situazioni molto difficili. La versatilità è uno dei punti di forza di questa Lazio: dopo un inizio di stagione con diversi moduli provati dal tecnico, da gennaio in poi è il 4-3-3 lo schieramento preferito da Inzaghi. Con questo modulo sono emerse individualità importanti divenute certezze, da Milinkovic-Savic a Keita. Nonostante ciò, il tecnico laziale non ha timore di cambiare e probabilmente domenica lo farà nuovamente, come ci suggerisce l’andamento durante la stagione in corso nelle sfide contro la Roma e lo stesso Napoli. La Lazio si è schierata con un 3-5-2 più coperto e meno propositivo nella partita di andata al San Paolo, in cui soffrì per l’intera durata del match ma riuscì comunque a portare a casa un prezioso pareggio, e nei due match giocati di recente contro la Roma in semifinale di Tim Cup caratterizzati da un gioco di rimessa, puntato a massimizzare gli errori degli avversari e contenere le sfuriate del forte attacco giallorosso. Da valutare la presenza di De Vrij e Biglia, che sicuramente darebbero una grossa mano a Inzaghi in una partita difficile quale sarà quella di domenica sera.
Maurizio Sarri dovrà affidarsi al meccanismo consolidato di gioco che sta incantando l’Italia e dimostrando efficacia. Le uniche novità potrebbero esserci dal punto di vista degli uomini, con il ritorno del tridente leggero dal primo e di Jorginho e Allan a centrocampo dal primo minuto per garantire il giusto mix tra controllo del pallone e copertura. La partita si deciderà probabilmente in difesa per entrambe le squadre: il Napoli dovrà essere bravo a concretizzare le occasioni che gli capiteranno, ma soprattutto a non concedere nulla alla Lazio in contropiede: i biancocelesti hanno dimostrato di saper essere spietati. Non fare errori individuali, come invece accaduto all’andata pochi secondi dopo il vantaggio di Hamsik, potrebbe garantire al Napoli un discreto margine di manovra per provare a portare a casa tre punti fondamentali.