Ezequiel Iván Lavezzi: il suo nome è sulla bocca di tutti, fa gola a tanti club vista la sua rottura col PSG. Il suo futuro è ancora incerto: Italia o Europa? Per saperlo bisognerà aspettare. Nel frattempo però Lavezzi ha rilasciato un’intervista a Marca Plus, dove ha raccontato la sua vita da calciatore e di quando era bambino.
Queste le sue dichiarazioni.
IL NOME POCHO. “E’ fin da piccolo che mi chiamano così, me l’ha dato mio fratello per il cagnolino che avevamo e la cosa curiosa è che continuano a chiamarmi così!”.
LA SUA CARRIERA. “Qualche volta ci penso a mollare tutto, è un pensiero che mi balena in testa tutt’oggi non solo in passato. Una volta che lascio il calcio non ho intenzione di continuare con questo mondo, col mondo dello sport. Ora come ora non saprei cosa fare altrimenti.. Sicuramente la cosa più bella che mi lega al calcio è la possibilità di vivere bene e conoscere nuove culture, e poi stare in famiglia quando si può: te lo godi di più. Le cose peggiori? L’ambiente che c’è dentro, fomentato dagli interessi. Non è tutto come sembra da fuori”.
L’AMICIZIA CON MESSI. “Se mi piacerebbe essere come lui? No. Non è una vita facile essere riconosciuto da tutti, sempre. Io preferisco restare un po’ più nell’ombra. Quando ci giocavo da piccolo, notavo tutto il suo potenziale. Ma io non lo vedo come il migliore del mondo, ma come un amico in più”.
IL PUNTO PIU’ ALTO DELLA SUA CARRIERA E IL PSG. “Io sono qui, e aspiro a quello. Il club parigino ora è cresciuto a livello calcistico e istituzionale. Ora c’è un idea di calcio più definita rispetto agli inizi, un progetto sportivo. Ma è tutta questione di tempo e lavoro. Il PSG è una prova importante per la mia carriera”.
LE RIVALI. “Real e Bayer sono uno scalino superiori rispetto alle altre”.
LA SUA VITA E I TATUAGGI. “Più di venti: nomi di famiglia, figlio. Qualcuno fatto con mia moglie. Dall’Argentina mi porterei qui i miei amici, a Rosario porterei la qualità della vita: Parigi ha pochissimi difetti come città”.
IL SUO SOGNO. “Io vorrei vincere la Champions o la prossima Coppa America, personalmente vivere bene con la mia famiglia”.
Fonte traduzione: gianlucadimarzio.com