Peppe Laurato autore, attore e cabarettista napoletano, tra i protagonisti di Energia Azzurra su Canale 8
Sulle scene già dal ’96 nel trio “A Testa In Giù” con Francesco Albanese e Alessandro Siani. Peppe Laurato viene da Una lunga scuola che parte dal Tunnel, di Nando Mormone, che è stato la fucina di tanti artisti campani. A seguire, partecipa a Telegaribaldi distinguendosi con i Ragazzi della Discoteca: IVANA, TATORE E CHECCO LECCO.
Nel 1999, in un laboratorio teatrale di Guido Palliggiano l’incontro che ha segnato la sua vita: con MASSIMO BORRELLI forma il duo di cabaret DUE X DUO. Tanti spettacoli in giro per l’Italia in Club e Teatri. Nel 2006 arriva anche il premio della critica al Festival del cabaret di Martina Franca e nel 2007 quello per Miglior Attore Comico al Premio Massimo Troisi (su RaiUno).
Il successo televisivo prima a COLORADO CAFE’ (Italia1) poi a MADE IN SUD (Rai Due) con i Poliziotti “Questa l’ha scritta lui!” e con lo “Strip Cabaret “. Nel 2016 Massimo si spegne dopo aver lottato contro una lunga malattia Finisce così la storia dei Due x Duo ma non l’amore, nel ricordo e in nome di un attore e grande amico: Peppe fonda con Rosaria Borrelli (la sorella di Massimo) l’associazione VOGLIO IL MASSIMO ONLUS che attraverso manifestazioni culturali raccoglie fondi per la ricerca contro il tumore al pancreas.
Dopo Massimo la nuova vita artistica. Nascono delle collaborazioni una delle quali con ROSARIA MIELE e con lei a MADE IN SUD Peppe porta in scena la parodia del noto programma Undressed cioè “UNGRASSED”
Ritorna in Teatro come attore nella commedia “GENITORIAL” ed è in tournée con SALVATORE TURCO nello spettacolo di cabaret “Remember Show” scritto da entrambi.
“Un appuntamento voglio darvelo – dice Peppe – ci vediamo al TEATRO CILEA il 13 Maggio 2023 quando ci sarà il prossimo evento dell’associazione con lo spettacolo “Voglio il Massimo Show” dove interverranno svariati artisti del panorama napoletano per il ricordo di Massimo e soprattutto per il nobile scopo solidale che può aiutare tante persone ammalate”.
Quanto studio e quanta gavetta: che consiglio daresti ad un giovane che vuole fare carriera?
“Avrei preferito come domanda “Che cosa vuoi fare da grande?” ma per farmi questa vuol dire che non sono più giovane, purtroppo! Il tempo passa per tutti. Un consiglio che darei è proprio questo: sentirsi sempre giovani, non far mai scappare il Peter Pan che in noi perché fondamentalmente il nostro lavoro è un gioco … E’ il segreto sta nel giocare come dei bambini con l’innocenza e l’inconsapevolezza di quello che si fa. Studiare, ampliare la propria cultura e allenarsi di continuo su un palco davanti ad un pubblico, capire se si ha un talento, coltivarlo con passione e dedizione. Raggiungere dei risultati ma se questi non arrivano bisogna insistere e non mollare mai”.
Protagonista, con opinionisti, giornalisti, e altri personaggi, di ENERGIA AZZURRA su Canale 8, il programma che racconta la partita del Napoli, come valuti questa esperienza?
“Quella di Canale 8 ad ENERGIA AZZURRA sarà una di quelle esperienze che non dimenticherò mai perché credo che fa parte di un’annata storica della nostra squadra del cuore. Devo ringraziare Canale 8 perché, artisticamente, una diretta televisiva sempre in contatto diretto con il pubblico, attraverso le telefonate, è qualcosa che ti mette adrenalina e va gestita sempre con la massima concentrazione. Bisogna avere la lucidità di mantenere un giusto linguaggio nel rispetto dell’emittente e del pubblico a casa, di conseguenza una rapidità nella selezione delle battute che si improvvisano senza mai scendere nel volgare. Una delle tante cose belle di questa trasmissione è il gruppo di lavoro e non parlo solo di quelli che sono davanti alle telecamere ma soprattutto dello staff tecnico di chi è dietro e ci dirige con grande maestria”.
Il Napoli tra sogno e realtà … dopo la sconfitta con il Milan confidi in una rapida ripresa con il Lecce?
Io da tifoso pretendo una vittoria a Lecce, non voglio più sognare o sperare. Il Napoli ha fatto fino adesso un percorso che passerà alla storia. Sarà studiato il gioco e gli uomini di Spalletti dai futuri allenatori a Coverciano, non solo, è una magistrale opera economica che può far scuola ad altri presidenti. Credo che quella col Milan al Maradona sia stata una “buca” e non una “voragine” bisogna rialzarsi subito e lottare fino alla fine per raggiungere il meritatissimo scudetto. Noi tifosi in questo momento dobbiamo essere uniti e stare vicino alla squadra la pazienza è la virtù dei forti anche noi con loro che siamo ad un passo dal traguardo non dobbiamo mollare e deve vincere sempre l’amore per il Napoli”.
La città è già pronta per i festeggiamenti dopo 33 anni, meglio essere scaramantici oppure no?
“Io sono scaramantico e al mio balcone non ho ancora messo una bandiera. Ho un mio modo di essere: vivo giorno per giorno e voglio godermi ogni istante della realizzazione di questa grande opera d’arte che stanno facendo i nostri beniamini. Non giudico ma apprezzo i miei concittadini che si sentono più sicuri di me. Noi siamo figli del Vesuvio, mentre per fortuna lui dorme, ad esplodere in qualcosa siamo noi napoletani e dal profondo del cuore spero che questa sia la volta buona per eruttare gioia infinita per aver raggiunto il meritato SCUDETTO”