Fabrizio Larini, ex direttore sportivo dell’Udinese, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli di Allan e Zielinski, oltre che del momento dei bianconeri.
“Zielinski l’abbiamo preso quando aveva 16 anni. E’ stato visto con l’Under 16 polacca, è venuto con noi a fare uno stage. E’ sempre stato un ragazzo molto timido ma di grande qualità, già all’epoca giocava e calciava di destro e di sinistro senza problemi, un talento fuori dalla media. Ha lavorato molto sull’aspetto fisico e atletico, deve lavorare di più sul profilo mentale perché si prende delle pause. E’ un giocatore completo sia fisicamente che tecnicamente.
Nove sconfitte consecutive non sono poche, è quasi un record. C’è una serie di concause, abbiamo avuto tanti giocatori importanti infortunati e ogni tanto capita che giocatori pensino di giocare più per loro che per la squadra. L’infortunio poi di Lasagna è stato fondamentale perché era davvero importante per il gioco che aveva impostato Oddo, non ne abbiamo un altro con quelle caratteristiche.
Allan è cresciuto molto con Sarri perché è entrato in una tipologia di gioco che è nelle sue caratteristiche. Da brasiliano gli piace molto giocare la palla ma ha grandi caratteristiche da incontrista, abbina qualità e quantità. Da noi a Udine faceva anche il centrocampista centrale, cosa che non fa a Napoli perché ci sono Jorginho e Diawara. Ma questo la dice lunga sulla duttilità del giocatore.
Mertens o Milik? I risultati il Napoli li ha ottenuti più con Mertens che con Milik, ma se il belga in questo periodo sembra affaticato è chiaro che il polacco è un sostituto di ruolo anche se va servito in un modo diverso e presuppone un tipo di gioco diverso.
Barak? E’ giovane, deve completare il suo processo di maturazione tecnico e tattico. Come lui, altri che sono arrivati in Italia da poco da campionati dove non c’è lo stesso livello di impegno rispetto al nostro. Per salire su certi palcoscenici prima bisogna raggiungere un grado di maturazione e fare diversi step. Può diventare un giocatore davvero importante ma deve crescere ancora”.