Buona la prima per il Napoli che batte 2-0 il Venezia in una gara valida per la prima giornata di campionato.
Vittoria meritata per il Napoli che nonostante l’uomo in meno domina la partita e subisce poco l’avversario che si è reso realmente pericoloso solo con il palo colpito da Forte nel secondo tempo. Oltre alla grande prova di carattere della squadra, si sono già viste le prime novità tattiche introdotte da Spalletti.
Torna il 4-3-3: La prima grande novità è proprio il ritorno del 4-3-3 utilizzato, a detta dello stesso Spalletti, per mettere in risalto la qualità dei calciatori schierati. Ed è così che si ritorna ad avere un vertice basso, nell’occasione Lobotka, e le due mezze ali Fabian e Zielinski. Torna anche il 2-3-2-3 in fase di possesso con gli esterni che in alternanza salgono sulla linea del vertice basso mentre le due mezze ali forniscono supporto al tridente d’attacco. In fase difensiva, invece, ritorna anche il 4-1-4-1 con Lobotka davanti alla difesa e le due ali che giocano in linea con Fabian e Zielinski alle spalle di Osimhen.
Il Pressing Alto: Un altro aspetto che si è potuto osservare chiaramente ieri sera è il pressing molto alto esercitato dal Napoli. In più occasioni i calciatori azzurri si sono riversati a ridosso dell’area avversaria per cercare di recuperare subito il pallone e andare a fare gol.
Nella prima vera occasione della partita in cui Osimhen stava per segnare con un rimpallo grazie al pressing sul portiere avversario, si può vedere come oltre all’attaccante nigeriano ci fossero altri 5 calciatori azzurri a pressare l’intera difesa del Venezia.
Se la prima immagine non dovesse bastare, ecco un altro esempio del pressing alto messo in campo dal Napoli. Anche in questo caso sono 6 gli uomini che attaccano la difesa ed anche in questo caso il recupero palla riesce dato che Zielinski riesce a sfruttare l’errore in impostazione di Maempaa mandando in porta Osimhen.
Impostazione a 3+1: Altro aspetto da sottolineare è senza dubbio l’impostazione a 3+1 fatta dal Napoli. Possiamo parlare di novità tattica ma Spalletti ci lavora sin dal ritiro di Dimaro e lo ha già utilizzato nelle amichevoli estive. In alternanza uno dei due terzini sale per dare supporto alla manovra offensiva mentre l’altro resta dietro insieme ai due centrali difensivi.