Il Napoli perde 3-1 al San Paolo contro il Milan in una gara valida per l’ottava giornata di campionato.
Sconfitta meritata per gli azzurri che dimostrano ancora una volta dei grossi limiti mentali e di approccio alla partita. E’ già successo con Parma, AZ Alkmaar, Benevento e Rjieka e nonostante il Napoli abbia vinto tre di queste partite ieri è arrivata l’ennesima conferma che sbagliare l’approccio alla partita è un lusso che nessuno può permettersi. Nonostante il Milan non abbia surclassato gli azzurri merita la vittoria per l’atteggiamento concreto e determinato assunto sin dal primo secondo della partita.
Milan – Giocando con un 4-2-3-1 di base, lo schema dei rossoneri è simile a quello del Napoli sia in fase di possesso che di non possesso. In fase offensiva le uniche varianti sono rappresentate dai terzini che accompagnano l’azione d’attacco mentre in fase difensiva si passa al 4-4-1-1 con Ibrahimovic unica punta. Gli esterni offensivi Saelemaekers e Rebic si abbassano sulla linea dei mediani e Calhanoglu agisce alle spalle dell’attaccante svedese. Proprio come il Napoli anche il Milan gioca con un baricentro molto alto andando a pressare gli avversari sin dalla prima uscita.
Napoli – Anche il Napoli non rinuncia al suo ormai consolidato 4-2-3-1. Proprio come il Milan in fase di possesso i terzini salgono per accompagnare l’azione d’attacco mentre in fase di non possesso si passa al 4-4-2 con i due esterni offensivi che arretrano sulla linea dei mediani. Anche in questo caso gli azzurri giocano con un baricentro alto ma soffrono troppo sulla pressione alta del Milan uomo contro uomo che impedisce un’uscita veloce palla al piede.