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L’analisi tattica con immagini di Napoli-Juventus: emerge l’enorme divario tra le due squadre

Il Napoli batte 5-1 la Juventus in una gara valida per la 18 giornata del campionato di Serie A. 

Juventus – Sconfitta pesante ma giusta per la seconda in classifica che anche al Maradona ha dimostrato l’enorme pochezza dal punto di vista del gioco. Partiamo da un 3-5-2 totalmente senza senso che, come potremo vedere nelle seguenti immagini, ha costretto Chiesa e Kostic a sacrificarsi in posizione di terzini. Questo dato viene messo in risalto soprattutto dalla posizione media occupata dall’esterno serbo sia in fase di possesso che in fase di non possesso dove addirittura si abbassa per fare il quarto di difesa. Date per buone le parole di Allegri sulla mancanza della giusta energia mentale e fisica dei calciatori, va sottolineato come in fase offensiva le uniche occasioni siano arrivate da errori difensivi o rimpalli. La traversa di Di Maria, la deviazione quasi fatale di Rrahmani ma soprattutto anche il gol del momentaneo 2-1 ne sono un esempio più che lampante. Al di fuori dei primi 45 minuti, la Juventus del secondo tempo è semplicemente una squadra non pervenuta.

Le posizione medie della Juve in fase di possesso

La posizioni medie della Juve in fase di non possesso

Napoli – Finalmente si è rivisto completamente il Napoli che ha stupito e divertito il mondo del calcio nei primi mesi di stagione. Una squadra che ha dominato la partita dal primo minuto fino all’ultimo senza mai snaturarsi ma aggiungendo addirittura qualcosa che storicamente è mancato specialmente nelle ultime stagioni. Al di fuori di qualsiasi discorso tecnico e tattico che può essere fatto per questa gara, l’elemento più positivo è la reazione avuta nel secondo tempo all’inaspettato gol di Di Maria quando gli azzurri hanno dimostrato di voler vincere ad ogni costo il match arrivando al punto di umiliare un avversario prestigioso come la Juventus.

Voglia matta di vincere – Il quarto gol segnato dal Napoli è l’esempio che più rispecchia la forza mentale messa in campo dagli azzurri in un secondo tempo che avrebbe potuto essere ben più complicato. Se si è arrivati ad un punteggio così pesante è merito soprattutto degli azzurri che oltre a tanta qualità hanno messo tanta cattiveria agonistica. Mario Rui che parte dalla trequarti e recupera un pallone che sembrava ormai sicuro per la Juventus lanciando l’azione del 4-1 è il messaggio più bello che può essere lanciato in partite come queste.

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