Il Napoli perde 2-0 ad Anfield contro il Liverpool e conquista il primo posto del Girone A di Champions League.
Liverpool – Con la qualificazione già acquisita forse i Reds non avranno mai pensato seriamente fino in fondo di tentare una rimonta difficile che avrebbe portato via parecchie energie fisiche e mentali quando allo stesso tempo c’è una rimonta ben più ardua da fare in campionato. Il Liverpool, dunque, ha pienamente rispecchiato le parole dette da Klopp alla vigilia provando semplicemente a vincere la partita per togliersi la soddisfazione di battere ‘una delle squadre più forti al Mondo’, come dirà Salah nel post partita. L’intensità che contraddistingue il gioco dei Reds si è vista solo a sprazzi e addirittura nel secondo tempo non c’è alcuna occasione degna di nota se non i due gol che arrivano direttamente da corner.
Napoli – Risultato bugiardo ma alla fine il primo posto nel girone è il giusto premio per una squadra che ha fatto un cammino europeo al di là di qualsiasi aspettativa che si poteva avere il giorno del sorteggio dei gironi. Anzi forse ieri per l’avversario e per l’importanza del palcoscenico in cui si è giocato quella di ieri è stata una delle migliori partite degli azzurri quantomeno nella Champions League di quest’anno. Personalità, consapevolezza e voglia di vincere sono stati gli elementi messi in campo dagli azzurri nonostante una qualificazione già acquisita ed un probabilissimo arrivo al primo posto del girone. Il Napoli non solo ha contenuto alla grande il Liverpool ma, soprattutto nel secondo tempo, lo ha anche dominato andando spesso vicino al gol. Gol che sarebbe arrivato se Ostigard non fosse stato sfortunatamente in fuorigioco per centimetri con la spalla.
Le uniche note negative sono purtroppo i due gol subiti su calcio d’angolo dove è stato permesso ai calciatori del Liverpool di colpire di testa con troppa facilità. Sarebbe servito un pizzico d’attenzione in più, in questi casi in particolar modo da Kim, ma questo tipo di errori potrebbero essere anche figli di una rilassatezza arrivata quando l’obiettivo era stato ormai centrato a 5 minuti dalla fine. Si parla anche delle colpe di Meret che però probabilmente avrebbe potuto fare meglio solo in occasione della prima rete avversaria anche se entrambi i colpi di testa a cui ha posto opposizione erano ravvicinati e piuttosto forti.