Il Napoli batte 6-1 l’Ajax alla Johan Crujiff Arena in una gara valida per la terza giornata del Girone A di Champions League.
Ajax – Probabilmente una delle partite peggiori della storia dei lancieri che per la prima volta in 122 anni subiscono 6 gol in casa in una competizione europea. Una squadra giustamente da temere nel pre gara è stata letteralmente annientata da un Napoli troppo forte che grazie ai suoi meriti ha reso pessimo anche un buon primo tempo fatto dagli olandesi. Questo perché l’Ajax è uscito realmente dalla partita dopo aver subito due gol nei momenti peggiori in cui si può subire gol durante una partita: a fine primo tempo e ad inizio ripresa. A nulla sono valsi i tentativi di far girare il pallone per andare sugli esterni e sfruttare gli inserimenti delle mezze ali e di mettere intensità sia nel possesso che nel pressing uomo contro uomo fatto a tutto campo. Infine nel secondo tempo gli olandesi hanno definitivamente mollato la presa lasciando enormi spazi per i contropiedi degli azzurri e lasciandosi andare a brutti interventi puniti non con la giusta severità dall’arbitro.
Napoli – Calcio totale napoletano. Non può che definirsi così la prestazione stellare degli azzurri. Perfetti in ogni forma in cui si può essere perfetti in una partita di calcio. Prima di esaltare gli aspetti tattici del match va dato risalto alla mentalità di questa squadra; una delle caratteristiche di questo Napoli è quella di non uscire mai dalla partita nonostante le situazioni complesse che si vanno ad affrontare. Il continuo dominio che si è avuto anche dopo l’1-0 dell’Ajax è una cosa per nulla scontata e che solo le grandi squadre sanno fare. E’ già successo con Lazio e Milan in campionato ed il fatto che sia accaduto anche ieri fa davvero intendere come questa non sia per nulla una cosa casuale.
Dal punto di vista tattico il capolavoro del Napoli è sotto gli occhi di tutti. Gli azzurri sono stati perfetti nella gestione del pallone, nella gestione della fase di pressing e nel non far avvicinare quasi mai l’Ajax alla propria area di rigore. Se è difficile descrivere con le parole la prestazione eccezionale fatta dal Napoli allora ci proviamo con i numeri perché ieri gli azzurri hanno tirato 26 volte contro 7, hanno creato 48 azioni d’attacco contro 27, hanno completato 419 passaggi su 498 (84% di precisione) ed hanno avuto il 54% di possesso palla.
Se nemmeno i numeri bastano allora proveremo ad usare delle immagini perché nel terzo e nel quarto gol del Napoli sono riassunte le idee con cui la squadra di Spalletti ha affrontato la partita ieri.
Il tuo punto di forza diventa il mio – E’ passato inosservato ma anche ieri il Napoli è riuscito a sfruttare un punto di forza dell’avversario a proprio vantaggio. Ed ecco che, come col Torino, gli azzurri incontrano una squadra che pressa a tutto campo uomo contro uomo e anche questa volta sfruttano la difesa alta per mandare un calciatore indisturbato verso la porta. Come si può vedere nell’immagine la sponda di Raspadori libera Anguissa facendogli guadagnare un tempo di gioco e da lì il centrocampista camerunense è intelligentissimo a mandare verso la porta Zielinski che sfrutta il buco creato dai centrali che hanno seguito il movimento di Jack.
Pressing asfissiante a ridosso dell’area – Spesso è accaduto che il Napoli costringesse Pasveer al rinvio lungo non permettendogli di giocare la palla con i propri difensori. Le volte in cui l’Ajax ha provato ad uscire dal basso è sempre andata in difficoltà arrivando o a buttare il pallone o a perderlo grazie all’efficacia del pressing azzurro. Questo lo possiamo notare anche nel quarto gol del Napoli con Anguissa che legge in anticipo la giocata del portiere olandese che sbaglia nel servire Bassey o Blind. Dal recupero palla del centrocampista azzurro nasce poi la rete del 4-1 che chiude il match e costringe l’Ajax a gettare la spugna. Un ultimo dettaglio: ci sono cinque calciatori azzurri a ridosso dell’area avversaria.