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L’amore per la musica, per il Napoli e per Diego. Ross parla di “Maradò” e della sua Trilogia del D10S

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Il cantautore Valerio “Ross” Rossano si è lasciato intervistare da noi di 100x100Napoli in occasione dell’uscita di “Maradò”.

“Maradò” è il secondo atto della Trilogia del D10S, cominciata con “Diego non si fà”, dedicata proprio a Maradona dopo la sua scomparsa; un omaggio di Ross a Maradona, nato dal cuore e dal grande vuoto che ha lasciato in lui la sua scomparsa, così come in tutto il popolo napoletano e del mondo.

Si parte con il conoscere Ross e da dove nasce la sua passione per il Napoli

  • Partiamo dalle cose semplici: Valerio “ROSS” Rossano, chi sei e da cosa nasce il tuo amore per la musica?

    Aiuto… se questa è la domanda semplice ho paura di quello che mi aspetta!!! Proviamo a sintetizzare stringendo all’essenziale: mi chiamo Valerio Rossano, in arte Ross e sono un cantautore… Sono nato a Napoli a pochi metri dal mare e sotto il segno del Leone. Le mie passioni più grandi sono la musica e il pallone. Sono tifoso del Napoli certificato dal mio dNa: sangue azzurro, materia azzurra nel cervello al posto di quella grigia, e una grossa “N” bianca tatuata nell’anima.La passione per la musica anche quella è nel DNA… Una passione che definirei “primordiale”… tanto che, come ho scritto in un verso di una mia canzone “quando ero bambino, ancora prima di parlare, mia madre mi racconta che mi sentì cantare”. Scrivo canzoni dall’età di 17 anni.

    Suono chitarra, pianoforte, tastiere e soprattutto produco dalla A alla Z tutto quello che scrivo, con l’unico obiettivo di fare la MIA musica come e quando voglio, senza alcuna scadenza o vincolo alcuno, lontano dai riflettori del grande pubblico, e soprattutto totalmente svincolato dalle logiche imperanti e dalle mode del momento. Pubblico liberamente i video di tutte le mie canzoni sul mio canale YouTube (“Ross”),  e su tutti i digital store, per condividere quello che faccio con tutte le persone che hanno voglia di ascoltare.”

  • Quando è cominciata invece la tua passione senza confini per il Napoli?

    Una sera di tantissimi anni fa. Ero un piccolo bimbetto sdraiato sul divano accanto a mio papà, che guardava una partita del Napoli in televisione. Mi accoccolai accanto a lui e mi lasciai spiegare cosa facessero tutte quelle persone su quel verde prato, correndo all’impazzata dietro ad un pallone.

    Ora mio papà non c’è più. Ma io da allora non ho mai perso una partita del Napoli. E mi piace pensare che tutte le volte che seguo gli azzurri, mio padre sia ancora lì sul divano, a guardare la partita accanto a me…

La Trilogia del D10S, com’è nata e la suddivisione in atti

  • Dopo la scomparsa di Diego Armando Maradona hai deciso di comporre la Trilogia del D10S. Di cosa si tratta?

    La Trilogia del D10S è un omaggio fatto con il cuore al grande ed immenso Diego Armando Maradona. Si tratta di un  insieme di 3 brani inediti che ho scritto e dedicato al grande Diego, dopo essere stato devastato dalla notizia della sua scomparsa.

    Lungi dal voler essere fanatico o blasfemo, la Trilogia è un riferimento meramente artistico alla Divina Trinità, ma in chiave del tutto laica e pagana. Il riferimento è ovviamente al Padre, Figlio e Spirito (non) Santo. Il Padre rappresenta Diego Armando Maradona, il D10S del Calcio. Il Figlio rappresenta Diego UOMO, fragile e solo, rimasto schiacciato dalla sua stessa grandezza. E lo Spirito (non) Santo, rappresenta invece lo spirito e l’anima spezzata di Diego, così come quella di tutte le persone che lo hanno veramente amato.”

  • Parlaci brevemente di queste 3 canzoni. So che stanno avendo tantissimi riscontri positivi e tantissime visualizzazioni.

    Fortunatamente sì. Anche perché le ho scritte davvero con il cuore e ci tengo davvero tanto a condividerle con tutte le persone che hanno amato Diego. Io li definisco i 3 Atti di Fede (calcistica e non), per tutti coloro che hanno venerato Maradona come il D10S del Calcio.

    Il Primo Atto è quello dedicato allo Spirito, quindi il pezzo dell’anima spezzata dal dolore, il pezzo della condivisione del lutto con tutte le persone che hanno pianto e ancora stanno piangendo per la morte di Diego. Si intitola “Diego non si fa” ed è stato pubblicato pochi giorno dopo la terribile notizia. Il videoclip è stato girato a San Giovanni, sotto l’ormai celeberrimo murales di Diego “DIOS Umano”, opera d’arte assoluta di Jorit.”
    QUI PER IL BRANO.

  • E il Secondo Atto?

    Il Secondo Atto è invece quello del Figlio, intitolato “Maradò”, uscito lo scorso 1 Marzo. Si tratta del racconto della storia di Diego UOMO, dalle sue umilissime origini di Villa Fiorito, fino alla consacrazione definitiva della sua Leggenda Immortale.

    Il videoclip del brano è stato realizzato con la suggestiva tecnica delle immagini a fumetto, che ripercorrono tutte le tappe più importanti della vita di Diego, con una ricostruzione fedele di alcune chicche poco note ai più. Un lavoro davvero lungo, complesso e articolato, ma che sono davvero felice ed orgoglioso di aver fatto.Anche perché vorrei che noi napoletani fossimo i primi a conoscere, difendere, custodire e tramandare la storia di Diego, non solo come il grande Campione che ci ha fatto vincere gli Scudetti. Perché Diego è stato molto, ma molto, ma mooooolto di più di questo. E in questo brano ho cercato di raccontarlo.”
    QUI PER IL BRANO.

  • Il Terzo Atto invece? So che non è ancora uscito.

    Il Terzo Atto è quello della celebrazione e glorificazione di Diego Armando Maradona in quanto D10S del Calcio. Il brano è pronto, ma purtroppo a causa delle restrizioni causate dal Covid, non è stato ancora possibile girare il videoclip.

    Con ogni probabilità uscirà a Maggio, con il titolo “El D10S del Futbol”. La caratteristica di questo brano è che è stato scritto interamente in Spagnolo, per creare una sorta di ponte spirituale tra Napoli e Argentina, le due culle della vita calcistica e non di Maradona.Un omaggio agli argentini da un napoletano, per chiudere il grande cerchio della universale grandezza che ha unito tutti i popoli del mondo nel nome di D10S.”

  • Davvero molto creativo ed interessante. Ma come ti è venuta questa idea?

    Quando il 25 novembre scorso è arrivata la terribile notizia della scomparsa di Diego, mi si è letteralmente paralizzata l’anima. Sono rimasto sconvolto e turbato in un modo che non credevo possibile. Da “bravo” cantautore e da profondo amante di Diego, ho sentito la necessità impellente di metabolizzare questo enorme e profondo dolore attraverso la mia musica.

    E così ho preso in mano la chitarra.  Ma quando mi sono messo a scrivere mi sono sentito totalmente sopraffatto dalla consapevolezza che non sarei MAI riuscito a scrivere una canzone capace di racchiudere in maniera adeguata tutta l’immensa grandezza di Diego Armando Maradona. E’ stato allora che mi è venuta l’idea di scrivere la Trilogia.

    Condividere il dolore. Raccontare la sua storia. Celebrarne la grandezza. Il tutto con il solo ed unico scopo di rendere omaggio a Diego e ringraziarlo spiritualmente, con il mio umile tentativo di restituirgli una piccolissima ed infinitesima parte di tutto quello che lui ha fatto per me, per noi napoletani, per gli argentini, e per tutti quelli che lo hanno DAVVERO amato.

Con Ross si chiude parlando del Napoli di oggi, sulla stagione fino ad ora e quale posizione può raggiungere

  • Chiudiamo parlando un po’ del Napoli di oggi. Cosa pensi della stagione fatta fino ad ora dagli azzurri?

    Purtroppo questa è stata davvero una stagione dannata. Con una squadra che a mio avviso avrebbe potuto fare molto di più di quanto non abbia fatto. Indipendentemente dalle tantissime attenuanti dovute a Covid, infortuni, e varie congiunture storte. Ci sono stati tantissimi errori da distribuire tra società, tecnico e giocatori.

    E poi sicuramente giocare ogni 3 giorni per buona parte della stagione non ha consentito a molti giocatori di potersi esprimere al meglio. Giocare ogni 3 giorni, a questi livelli, si sa, fa tutta la differenza del mondo.Ma al di là di tutto devo dire che ho trovato davvero brutto, ingiusto, sgradevole e inopportuno l’accanimento che c’è stato nei confronti di Mister Gattuso. Indipendentemente dai risultati ottenuti sul campo, il rispetto per le persone deve venire SEMPRE e COMUNQUE prima di tutto.

  • Secondo te, a fine campionato, quale posizione avrà raggiunto il Napoli di Gattuso?

    Difficile da prevedere. Molto dipenderà anche dalle altre, dalla tenuta fisica e mentale nelle ultime gare e soprattutto dalle ultime 3 giornate che saranno piene di scontri diretti. Ma personalmente credo che dipenda soprattutto dal Napoli. I mezzi per centrare la qualificazione in Champions ci sono tutti.

    Ma come dico sempre io, il peggior nemico del Napoli è se stesso. Certo è che con il recupero definitivo di tutti i giocatori della rosa, il ritorno al top della condizione di un giocatore imprescindibile come Mertens,  il tempo necessario per preparare le partite, riposarsi e recuperare le energie tra una gara e l’altra, ci sono tutte le condizioni per riuscire a centrare l’obiettivo. Sicuramente non sarà facile, ma io sono ottimista e fiducioso.”

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