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L’amichevole rinviata. Un preoccupante campanello d’allarme: che si fa se un caso del genere dovesse verificarsi a poche ore da una gara ufficiale?

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Sporting Club-Napoli era solo un’amichevole anche se in palio c’era uno di quei trofei estivi che danno un pizzico di pathos.

Rinviarla tutto sommato non ha fatto danni irreparabili, visto che ha solo privato le due squadre di un test importante prima dell’esordio nei rispettivi campionati previsto nel prossimo weekend. Magari si potrebbe aggiungere il piccolo danno del mancato incasso dei diritti TV. Ma come si dice, davanti alla salute i soldi non contano (almeno dovrebbe essere così).

Ma non si può essere sordi (e non preoccupati) al campanello d’allarme lanciato dal motivo che ha portato al rinvio della partita: la positività al covid-19 di tre calciatori dello Sporting Club.

Un allarme ancora più forte se si considera che l’UEFA ha scelto proprio Lisbona perché considerata la città calcisticamente più sicura, per quanto riguarda il coronavirus, per la final eight di Champions League.

Per ‘fortuna’ era solo un’amichevole ma cosa succede se una casistica del genere dovesse verificarsi a poche ore da una gara ufficiale?

Ovviamente è da escludere che qualcuno possa nascondere la verità, ma in nome dei ricavi economici dei club si gioca lo stesso falsando la gara (come già successo al PSG in Francia) e forse una competizione oppure si rinvia la partita?

Considerando il calendario fitto di impegni quante partite si possono rinviare con la speranza di trovare le date necessarie per recuperarle?

Sono due domande legittime dopo quanto accaduto oggi.

Forse oggi Sporting Club-Napoli non è più solo un’amichevole annullata, ma il biglietto da visita di una stagione che si annuncia difficile sperando che non sia anche una stagione di ‘infortuni diplomatici’!

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