Il verdetto dell’UEFA sul “voluntary agreement” , il piano di sostenibilità economica per rientrare nei parametri del Fair play finanziario, presentato dal Milan era previsto nella giornata di ieri.
Invece il verdetto con le motivazioni sono slittati a oggi (ma forse anche a domani) e come è già noto da tempo sarà negativo.
Da ambienti vicini all’organismo del calcio europeo trapela l’intenzione dell’UEFA di essere particolarmente dura con il club rossonero per la presunta impossibilità del Milan di garantire la continuità aziendale e dai dubbi sulla consistenza patrimoniale di Yonghong Li e che questa sia in grado di coprire il debito con il gruppo Elliott. In caso di mancato pagamento del debito la proprietà del Milan potrebbe passare di mano dal gruppo cinese a al fondo americano.
Secondo le stime del Milan, il rosso al 30 giugno 2018 sarà superiore ai 150 milioni di euro e avendo un debito con Elliott, il fondo che ha finanziato con 300 milioni l’acquisto del club da parte dei cinesi, non può richiedere una fideiussione per coprire la cifra.
Il Milan rischia dalla riduzione della rosa per le competizioni internazionali, ai limiti al monte ingaggi, o nei casi peggiori addirittura blocchi del mercato o esclusioni delle competizioni,