Il campionato di Serie A riparte sabato 20 giugno con i quattro recuperi della 25° giornata. L’obiettivo dei club è portare a termine la stagione soprattutto per motivi economici, ma anche per fare in modo che i verdetti siano determinati dal campo.
Infatti la FIGC ha previsto due alternative nel caso in cui, per un motivo qualsiasi, non si riuscissero a completare tutte le 38 giornate del campionato.
I due piani alternativi, entrambi (al momento) bocciati dai club sono:
- PIANO B: play-off e play-out;
- PIANO C: calcolo della classifica finale al momento della eventuale interruzione con l’utilizzo di un algoritmo.
Ma come si calcolerebbe questo algoritmo?
Questa è la formula pensata dalla FIGC che prevede due indici percentuali di correzione (0,90 e 0,10):
punti in classica +0,90 x [(media punti in casa) x (partite casalinghe ancora da giocare) + (media punti in trasferta) x (partite in trasferta ancora da giocare)] + 0,10 x [(gol fatti in totale : i punti in classifica) x la differenza reti) = punteggio finale.
Ma come cambierebbe la classifica attuale se si dovesse ricorrere all’algoritmo?
In pratica cambierebbe davvero poco e le variazioni interesserebbero la posizione in classifica delle squadre che devono recuperare le partite della 25° giornata (evidenziate e in grassetto).
L’algoritmo comunque non correggerebbe le tre possibili anomalie che si verrebbero a determinare in una classifica parziale:
- non tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite in casa e in trasferta;
- non tutte le squadre hanno affrontato gli avversari sia in casa che fuori casa; ad esempio la Lazio ha affrontato la Juventus in casa ma non ha ancora affrontato i bianconeri in trasferta;
- l’eventuale differente rendimento delle squadre rispetto alle giornate precedenti; ad esempio secondo l’algoritmo il Napoli chiuderebbe il campionato a -9,8 punti dalla Roma mentre adesso ne ha solo sei in meno però con lo scontro diretto da giocare in casa.