L’agente Mario Giuffredi, ieri è stato nel carcere minorile di Nisida, portando in dono per tutti i ragazzi detenuti le magliette autografate da Di Lorenzo, Mario Rui e Politano.
«C’è uno sguardo oltre le sbarre che guida questi giovani. Li ho visto felici parlare del Napoli, del calcio mentre indossavano le maglia di alcuni dei loro calciatori preferiti e mi chiedevano curiosità su come si diventa procuratori». Sessanta maglie ufficiali regalate e consegnate in vari momenti, nella aule dell’Istituto. «La prossima volta verranno anche loro quando saranno campioni d’Italia e appena ci sarà la certezza del traguardo in campionato. Hanno firmato le maglie felici, sapendo a chi erano destinate e mi hanno detto di salutarvi e che torneranno con me per conoscervi», dice ancora Giuffredi nel corso del lungo pomeriggio in cui è stato accolto da direttore Gianluca Guida e del suo vice Ignazio Gasperini che lo hanno accompagnato nel viaggio in questo luogo unico.
La partita del Napoli è il momento che unisce tutti più che altri programmi o serie televisive – dice ancora Giuffredi – si incontrano nella sala e guardano il calcio anche in compagnia degli agenti penitenziari. Ognuno ha delle storie che siporta dentro e che capisci dagli sguardi. Ma poi appena parli di scudetto si illuminano e capisci subito chi è delle nostre parti: nessuno di loro c’era nel 1990, festeggeranno anche a Nisida quando arriverà il momento. In tanti prima di finire in un cella per scontare le proprie colpe, ha vissuto un’esperienza calcistica. Era bello sentirli raccontare del settore giovanile in cui era stati prima di essere arrestati. Ho conosciuto una realtà in cui gli educatori sono impegnati in un’opera autentica di recupero: per questo sono contento di aver regalato queste maglie azzurre. Di Lorenzo, Mario Rui e Politano vogliono essere qui e ci verremo insieme. Magari proprio per giocare una partita di pallone del campetto che c’è».