Il nazionale senegalese è stato protagonista di una grande stagione. Una crescita sorprendente solo per chi non lo conosceva. Il talento che Kalidou Koulibaly aveva lasciato intravedere in alcune prestazioni dominanti nella prima stagione a Napoli, è diventato evidente e impossibile da ignorare per tutti gli appassionati di calcio nella stagione che si è appena conclusa. Sotto la gestione di Maurizio Sarri, Koulibaly si è affermato come uno dei difensori più forti della Serie A e d’Europa. Concentrazione, costanza, ciò che era mancato al franco-senegalese nella scorsa stagione, in cui si era comunque distinto positivamente nel contesto di una fase difensiva confusionaria e poco organizzata, è arrivato quest’anno. Ciò non toglie che ci possano essere ulteriori margini di miglioramento per lui, infatti i più grandi club europei l’hanno messo nel mirino. Il Napoli sembra intenzionato a trattenerlo, così come lo stesso Koulibaly pare non voler lasciare Napoli.
Il nazionale senegalese, desiderato anche dalla Francia di Deschamps, è stato una delle chiavi della fase difensiva di Sarri: per lui quest’anno 33 presenze in Serie A per un totale di 2958 minuti in campo, 2 in Coppa Italia (187 minuti), 7 in Europa League (630 minuti). In totale Koulibaly è sceso in campo 42 volte su 48 partite ed ha giocato l’83,11% dei minuti totali. 3775 minuti passati a difendere la porta del Napoli, tante partite che i tifosi azzurri sperano possano essere l’inizio di una lunga storia vincente. Insieme a lui, parte di questo meccanismo quasi perfetto, da quest’anno ci sarà anche Tonelli in sostituzione di Vasco Regini (soli 14 minuti per lui in campo, nell’ultima contro il Frosinone) che arrivò a sua volta per sostituire Henrique, mai sceso in campo e ceduto a gennaio. Nella prossima stagione, Koulibaly giocherà la Champions League solo assaporata nel preliminare contro l’Athletic due stagioni fa. Pronto a stupire ancora.