Questo, è un breve racconto di quella che è stata una lunga stagione calcistica: quella del Napoli 2013/2014, vista dagli occhi di Benitez e raccontata nei suoi momenti più belli. Riviviamo attraverso le sue parole quelle emozioni.
Ad Aprile il Napoli è terzo in campionato, posizione che consoliderà per conquistare i play off di Champions e guarda alla finale di Coppa Italia come la concreta possibilità di vincere al primo anno di Rafa Benitez. Un tecnico che ha un record strabiliante: ha tagliato sempre un traguardo alla prima stagione in ogni squadra che ha allenato.
Il mese inizia con la sconfitta a Parma per 1-0. Napoli che gioca meglio e che dà segni confortanti sotto il profilo atletico: risultato immeritato ma indolore. Tanto è vero che sette giorni dopo arriva la Lazio al San Paolo e gli azzurri straripano.
E’ il giorno del “Pipattrick”. Bum-bum-bum Gonzalo, tre lampi sotto il sole del San Paolo. Higuain segna la sua prima tripletta in azzurro e si porta il pallone a casa. Finsce 4-2 con un altro splendido gol di Mertens che infiamma di talento e classe il cielo di Fuorigrotta.
E la storia dice che Napoli-Lazio è la partita delle triplette. Accadde a Cavani in tempi recenti ma ad aprire l’Accademia d’arte fu Maradona quasi trentanni fa. Da Dieguito a “Golzalo” in un canto argentino che rievoca un magico destino.
Con il pareggio con l’Udinese al Friuli il Napoli ottiene la quasi certezza del terzo posto e dei play off Champions. Segna Callejon con un destro di volo magnifico imprimendo il suo 18esimo sigillo ad una stagione da urlo. Comincia nella testa e nel cuore la marcia di avvicinamento al primo traguardo. Mancano due settimane alla finale di Coppa Italia all’Olimpico.
Prima c’è l’Inter a San Siro. Il Napoli è padrone del gioco nella Scala del calcio. Azzurri che giostrano la palla, si divertono e mostrano di essere in condizione eccellente. Finisce 0-0 solo per la clemenza della sorte e di un palo clamoroso di Inler quasi al 90esimo. E adesso si va alla finale. Napoli può diventare ancora Capitale.
“In quel mese – ricorda Benitez – era forte l’attenzione e l’attrazione del gruppo verso la finale di Coppa Italia. Ci preparammo mentalmente al meglio giocando in campionato con brillantezza, anche se era evidente che la motivazione era tutta per la sfida del 3 maggio con la Fiorentina”.
Il giorno arriva ed arriva anche la vittoria. Napoli subito impetuoso con una doppietta di Insigne in un quarto d’ora. Splendido destro a giro e sinistro sotto la traversa.
La Fiorentina accorcia con orgoglio, ma il Napoli allunga con ardore e chiude con un travolgente Mertens che segna il 3-1.
L’azzurro splende di nuovo nel cielo dell’Olimpico nella seconda Coppa Italia del Rinascimento napoletano. Rafa Benitez è il Re di Coppe, il leader massimo, l’hidalgo ispanico che vince il suo undicesimo titolo.
Una marcia cominciata a gennaio, proseguita nella fantastica remuntada di Marzo con la conquista della Capitale e coronata tra emozioni e sentimenti nel maggio dei monumenti.
Ma c’è ancora qualcosa da conquistare. Nelle ultime due settimane di campionato il Napoli supera se stesso. Con il Cagliari al San Paolo gli azzurri sfilano con la Coppa Italia, vincono 3-0 e conquistano aritmeticamente il terzo posto. E si finisce in un crescendo rossiniano.
Con la Sampdoria a Marassi il Napoli apre la manita e conta le vittorie fuori casa sulla punta di dieci dita. Decima vittoria stagionale in trasferta che segna un altro record della storia azzurra.
Segnano Duvan, Insigne, Callejon e Hamsik che torna al gol. Marek abbracciato da tutta la squadra ma soprattutto sommerso dall’amore di un popolo intero. E non finisce qui, perché la rete di Hamsik è la numero 99 della stagione azzurra. Ne basta uno per battere il primato assoluto.
Ne basterebbe uno ma ne arrivano cinque. Il Napoli all’ultima giornata batte il Verona 5-1 e fissa a 104 il record di gol segnati in una sola stagione. E si avvera la profezia di Benitez: “Callejon segnerà 20 reti quest’anno“. Rafa lo disse a luglio, Calleti lo ha fatto a maggio. Venti volte tra campionato e coppe, è di Callegol il primo sigillo a fuoco della serata.
E poi la seconda doppietta di Duvan che con i suoi 6 gol stagionali ha una media eccezionale tra reti segnate e partite giocate. Infine l’altra doppia cifra, quella di Mertens che arriva ad 11 perle in campionato. Più gol per tutti, è lo slogan della nuova Era di Rafa Benitez che ci proietta dritti alle elezioni per il nuovo Parlamento europeo. E ci porta anche a braccetto sul palcoscenico Mondiale dove il Napoli sarà rappresentato da ben 12 giocatori a Brasile 2014.
“Sì, siamo soddisfatti – dice Benitez – di come abbiamo chiuso una stagione che io reputo molto positiva. Abbiamo vinto un titolo ed abbiamo visto una squadra concludere la stagione in crescendo. All’inizio c’erano tanti dubbi sul nuovo modulo, ma con il tempo abbiamo visto che la squadra ha acquisito gioco, sicurezza ed autorità in campo. Un Napoli che segna tanto, che piace ai tifosi e che ha trovato un suo equilibrio. Questo ci fa sperare bene per un futuro eccitante e promettente”.
Quel futuro iniziato il 21 giugno nel primo sole d’estate e che ha illuminato la nuova Era De Laurentiis nell’abbraccio di un’intera città. Il Napoli di Rafa. La storia di noi due. Un’estate fa…
Fonte: sscnapoli.it